Tumore al fegato, i sintomi che devi conoscere: campanelli d’allarme indispensabili per salvarti

Il tumore al fegato è il sesto al mondo per incidenza. Ma quali sono i segnali a cui prestare attenzione?

Il tumore al fegato può crescere fino a raggiungere dimensioni notevoli prima di presentare sintomi. Ma cosa può spingerci ad effettuare controlli prima che sia troppo tardi?

Tumore al fegato: gli indizi
Tumore al fegato: come individuarlo-(Arabonormannaunesco.it)

In Italia il tumore al fegato ha un’incidenza di 20 casi su 100 mila. A livello globale è la terza causa di morte per malattie oncologiche. Il fegato è una struttura complessa, è composto da epatociti, arterie, vene e dotti. Produce sostanze utili all’organismo, funge da magazzino, rimuove le sostanze tossiche e funziona da barriera contro le aggressioni. Dal momento che è molto attivo può essere attaccato da agenti tossici e da virus. Nel nostro Paese questa malattia è in aumento a causa dell’invecchiamento della popolazione. Il 17% dei maschi e il 16% delle femmine che hanno contratto questo cancro sono ancora in vita dopo 5 anni dalla diagnosi. Ma quali sono i segni da tenere in considerazione?

Tumore al fegato: trattamento e segnali

L’epatocarcinoma è il tumore al fegato più diffuso. Si tratta di un cancro aggressivo provocato dallo sviluppo incontrollato di cellule di tessuti del fegato. Spesso il tumore ha origine in un altro organo e dunque nel fegato ci sono metastasi. Il fegato infatti svolge la funzione di filtro e in quest’organo possono passare fino a 2 litri di sangue al minuto. Nel sangue possono muoversi cellule tumorali.

Tumore al fegato: a cosa fare attenzione
Tumore al fegato: come prevenirlo-(Arabonormannaunesco.it)

I fattori di rischio per questo tipo di cancro sono diversi: una infezione da virus dell’epatite C o dell’epatite B, un abuso di bevande alcoliche, la sindrome metabolica, cioè obesità, diabete, ipertensione arteriosa, steatopatite non alcolica e il fumo. Come accennato questo tumore non dà segni all’inizio, quando però è già a uno stadio più avanzato ci possono essere sintomi come affaticamento, perdita di peso, mancanza di appetito, ittero (colorazione gialla di scelra e cute), dolore addominale, ritenzione dei liquidi, confusione mentale e nausea.

Il trattamento dipende dalla dimensione e dalla diffusione del tumore, a che stadio è la malattia e la funzionalità epatica. Se la malattia riguarda solo il fegato solitamente si ricorre alla chirurgia epatica. Se il tumore non è molto esteso si può effettuare una resezione epatica che consente di preservare le funzioni del fegato. I margini di cura sono buoni. C’è poi il trapianto, ma è un’operazione complessa e i risultati sono incerti. La terapia oncologica permette di controllare l’evoluzione della malattia con i farmaci. Un’altra opportunità è la radioterapia stereotassica. Non è possibile effettuare una prevenzione per questo cancro, bisogna evitare i comuni fattori di rischio e sottoporsi a screening periodici.

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