Stitichezza, un sintomo spesso ignorato: ecco quando è il campanello dall’allarme di patologie gravi

La stitichezza è spesso sottovalutata, ma può essere un campanello d’allarme di patologie importanti. Ecco a cosa bisogna stare attenti.

È capitato a tutti, chi più chi meno, di soffrire di episodi di stitichezza, ovvero un’infrenquente e difficoltosa evacuazione a cui segue una sensazione di mancato svuotamento intestinale completo. Non è per nulla semplice gestirlo nel lungo periodo e, in alcuni casi, potrebbe essere il sintomo di qualcosa di più importante.

Stitichezza: a quali altri problemi può portare
Un uomo che va al bagno – arabonormannaunesco.it

Ma andiamo con ordine. La stipsi si può manifestare in caso di gravidanza, interventi chirurgici, durante o in seguito a un viaggio, dopo terapie antibiotiche e può essere transitoria o cronica, questo nel caso in cui permanga per almeno sei mesi. In quest’ultimo caso, ci possono essere alla base patologie gravi, ovviamente di natura cronica: diverticolosi, le malattie infiammatorie croniche intestinali, il tumore del colon-retto, addirittura il morbo di Parkinson e i problemi neurologici si accompagnano a questo tipo di problema.

Questo non vuol dire che al primo episodio di stitichezza si debba correre in pronto soccorso, ma semplicemente è necessario porre attenzione alla sintomatologia di altra natura, soprattutto se si deve ancora fare diagnosi. Ad esempio, sono ben altri i primi segnali che fanno pensare al Parkinson, in primis la rigidità muscolare e il tremore, per cui la stipsi è solo un determinato fastidio in un quadro più ampio, e come tale va considerato. Resta il fatto che c’è e va comunque tenuta in considerazione nella gestione del paziente cronico.

Come si cura la stitichezza: qualche trucchetto per non soffrirne più

Alla base è importante mantenere uno stile di vita sano, per cui abbandonare il divano e farsi una corsetta potrebbe aiutare molto. Anche l’alimentazione ha una fetta importante della risoluzione del problema. Consumare grassi insaturi, oli e mangiare un po’ più liquido e meno secco, oltre alle giuste porzioni di frutta e verdura e a una corretta quantità di fibre ingerite, di solito servono parecchio.

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La stitichezza può nascondere altre patologie – arabonormannaunesco.it

Poi c’è l’idratazione, molto importante, e dedicare il giusto tempo ai propri appuntamenti in bagno, magari con un timing definito – il momento migliore è dopo la prima colazione. Se comunque non dovesse bastare, uno specialista indicherà i lassativi per regolarizzarsi. Non bisogna sottovalutare nemmeno gli emollienti delle feci, per aiutare la lubrificazione, gli osmotici e procinetici. Infine, è importante prevenire e tenere d’occhio la propria alimentazione e l’apporto idrico per evitare di incorrere in giornate frustranti chiusi in bagno.

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