Demenza è un termine generico per una serie di disturbi progressivi che colpiscono il cervello. Spesso la si associa solamente al morbo di Alzheimer: la questione è più complessa.
Con il termine demenza ci si riferisce a una serie di disturbi progressivi che colpiscono il cervello. Ne sono stati individuati oltre 200 tipi. Il morbo di Alzheimer è il più comune e più conosciuto tanto da generare confusione.
Ogni tipo di demenza impedisce alle cellule cerebrali di un individuo di operare al meglio in aree specifiche, influenzando così la capacità di ricordare, pensare e parlare. Ma come fare a capire quando ci troviamo in uno stato iniziale di questa patologia? Secondo gli esperti esistono dei campanelli d’allarme specifici; se li notate in una persona cara, potreste considerare di affidarvi al più presto al parere di un medico. La diagnosi di demenza è davvero devastante, sia per il paziente che ne è affetto, sia per i familiari e tutti coloro che fanno parte della sua quotidianità. Scopriamo quali sono i segnali da attenzionare per intervenire precocemente.
Demenza, i primi sintomi che potrebbero essere sottovalutati: cosa bisogna osservare
La demenza frontotemporale è un tipo di patologia che causa problemi con il comportamento e il linguaggio. Il dottor Henk Swanepoel, neuropsicologo capo della Cygnet Health Care, ha sottolineato che questo tipo specifico si può iniziare a notare da alcuni cambiamenti di personalità nel soggetto che ne è affetto.
Ci sono dei segnali fisici; i movimenti del paziente sono più lenti, potrebbe incorrere in incontinenza o difficoltà di deglutizione. Tuttavia, sono le abitudini, l’atteggiamento, le proprie maniere a subire le rivoluzioni più evidenti. Alcuni segni precoci di demenza frontotemporale potrebbero provocare cambiamenti del carattere che si possono manifestare in affermazioni “fredde”, rudi e insensibili. Il soggetto, viceversa, potrebbe incolpare gli altri di avere le medesime maniere.
Ciò avviene perché la demenza genera una mancanza di comprensione o consapevolezza sociale. Non è raro, infatti, che un individuo affetto da demenza faccia battute inopportune e abbia totale mancanza di tatto o empatia. Altre volte, invece, potrebbe capitare che il paziente diventi estremamente introverso, caratteristica da tenere sotto controllo se è estranea alla sua indole normale.
Una volta confermata la diagnosi, bisogna considerare che tutti i cambiamenti di personalità siano l’esternazione di altri sentimenti; ad esempio la rabbia può essere un messaggio di confusione, paura o dolore. Una soluzione temporanea è quella di far distrarre il paziente facendolo concentrare su un’attività che ritiene gradevole, come una bella passeggiata.