Un viaggio emozionante tra le note di Ravel con Luciana Savignano e Sergio Bernal a Bologna - ©ANSA Photo
Bologna, 27 ottobre 2024 – Il Teatro Comunale di Bologna si prepara a festeggiare, il 29 e 30 ottobre, i 150 anni dalla nascita di Maurice Ravel con uno spettacolo unico: “Boléro – Ravel”. Sul palco due grandi nomi della danza internazionale, Luciana Savignano, vera icona italiana, e Sergio Bernal, star del balletto spagnolo. L’evento, prodotto da Daniele Cipriani, chiude la stagione di danza del Comunale, promettendo di riportare in scena le atmosfere e le emozioni che hanno segnato la vita e l’arte del compositore francese.
L’idea nasce dal rinnovato interesse per Ravel, già protagonista di un film di Anne Fontaine nei mesi scorsi. Questa volta, però, la storia si sposta dal cinema al palcoscenico del Comunale Nouveau, dove dalle 20.30 prenderanno vita i momenti più importanti della carriera del musicista. “Vogliamo mostrare non solo il genio dietro il Boléro, ma anche l’uomo che c’è stato dietro la musica”, ha spiegato il coreografo Simone Repele durante le prove generali, mentre i tecnici sistemavano le luci e i pianisti accordavano gli strumenti per La Valse.
Lo spettacolo si distingue per la varietà delle coreografie: oltre a Repele e Sasha Riva, sul palco anche Sergio Bernal, Rafael Aguilar e Sofia Nappi. Un mix di stili che attraversa i brani più famosi di Ravel per la danza – dalla Rhapsodie espagnole alla Pavane pour une infante défunte, in una versione per due pianoforti di Joseph Jemain, fino al celebre Boléro. Accanto a Savignano e Bernal, si alternano i danzatori della Sergio Bernal Dance Company e della Compagnia Komoco di Sofia Nappi. “È un’occasione speciale – ha detto Bernal – poter danzare su queste musiche con artisti così diversi. Ravel unisce mondi lontani”.
A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente ci saranno i pianisti Marcos Madrigal e Alessandro Stella, chiamati a eseguire dal vivo le trascrizioni per due pianoforti che Ravel stesso aveva realizzato per alcuni dei suoi pezzi orchestrali. Le dita dei musicisti si muoveranno veloci sulle tastiere, mentre il pubblico potrà cogliere sfumature spesso nascoste nelle versioni orchestrali. “Ravel era un perfezionista”, ha ricordato Stella durante una pausa, “e queste trascrizioni lo dimostrano: ogni dettaglio è studiato per far risaltare la danza”.
A raccontare la storia ci saranno anche due attori, Alessandro Ambrosi e Marco Guglielmi, che vestiranno i panni di “strilloni”. Attraverso titoli di giornali inventati, evocheranno aneddoti e incontri che hanno segnato la vita artistica di Ravel. Dal rapporto con Sergej Djagilev alle collaborazioni con Vaclav Nižinskij e la danzatrice russa Ida Rubinštejn, musa ispiratrice del Boléro, lo spettacolo si muove tra realtà e fantasia, senza mai perdere il lato umano del compositore.
“Boléro – Ravel” è l’ultimo appuntamento della stagione di danza del Teatro Comunale. I biglietti sono andati a ruba in poche ore, segno di un interesse che va oltre gli appassionati abituali della musica classica. Nel foyer, ieri pomeriggio, una spettatrice mostrava con orgoglio il suo biglietto: “Non potevo perdermelo. Ho visto Savignano danzare vent’anni fa, è sempre un’emozione”. Intanto, dalle casse, le note del Boléro accompagnavano le ultime prove tecniche.
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