Categories: Spettacolo e Cultura

Rino Gaetano: 75 anni di libertà e visionarietà nella musica italiana

Roma, 29 ottobre 2025 – Oggi Rino Gaetano avrebbe spento 75 candeline, e la città si ferma a ricordare uno dei cantautori più originali e fuori dagli schemi della musica italiana. Tra omaggi e nuove uscite, torna prepotente la sua ironia tagliente, quella capacità – rara – di far riflettere con un sorriso. Sono passati decenni dalla sua scomparsa, eppure le sue canzoni continuano a parlare a chiunque le ascolti, attraversando il tempo con una leggerezza che inganna.

Un inedito per scoprire un Rino più intimo

Sony Music Italy ha appena pubblicato “Un film a colori (Jet Set)”, un brano inedito che mostra un lato più personale del cantautore calabrese. Qui il testo si discosta dalla versione più conosciuta di “Jet Set”. Racconta di un amore capace di far dimenticare, almeno per una sera, la durezza del mondo. Quella felicità che, come spesso nelle sue canzoni, si scontra troppo presto con la realtà. “In questo pezzo Rino si lascia andare a un sentimento più romantico”, spiega Alessandro Gaetano, nipote e custode della sua memoria.

Il singolo anticipa la riedizione dell’album “E io ci sto”, in uscita il 21 novembre, a 45 anni dalla prima pubblicazione. L’album rimasterizzato a 192kHz sarà disponibile in CD e vinile, con materiale inedito. Per i collezionisti c’è un piccolo tesoro: il vinile rosso accompagnato da un manoscritto originale in cui Rino descrive un videoclip mai realizzato. Un tuffo nella sua fantasia, tra appunti e idee rimaste sulla carta.

Roma si accende con il concerto-tributo

Ma oggi non è solo una giornata di ricordi su disco. Alle 21:30, al Largo Venue di Roma, va in scena il concerto-evento della Rino Gaetano Band, la formazione ufficiale che da anni tiene viva la sua musica. Sul palco, insieme ad Alessandro Gaetano (voce, chitarra e percussioni), ci sono Ivan Almadori (voce, chitarra), Fabio Fraschini (basso), Michele Amadori (tastiere, cori), Alberto Lombardi (chitarra elettrica, cori) e Marco Rovinelli (batteria). Una squadra affiatata che, come raccontano i fan, riesce a restituire l’energia degli spettacoli originali.

La scaletta mescola grandi classici come “Gianna”, “Aida”, “Mio fratello è figlio unico” e “Sfiorivano le viole” a brani meno noti come “Le Beatitudini” e “Ti voglio”. Sul palco anche ospiti come Piotta, Carlo Valente, Cristiano Cosa e Artù. A condurre la serata è Giulia Massarelli. “Per noi è un modo per guardare il mondo con i suoi occhi”, confida Anna Gaetano, sorella di Rino.

Un’eredità che non si spegne

Rino Gaetano resta un punto di riferimento per la musica di oggi. “Il suo talento continua a ispirare tanti artisti contemporanei”, dicono Anna e Alessandro Gaetano. “Da Alfa, che lo cita in una sua canzone, fino ad Achille Lauro, Bresh, Gazelle e Coez: tanti riconoscono in lui intelligenza e modernità”. Per molti ascoltatori, aggiungono, Rino è più di un cantautore: “È come un amico o uno zio, una presenza invisibile che ci strappa un sorriso anche dopo tanti anni”.

Al cinema il ritratto di un artista senza tempo

Dal 24 al 26 novembre arriva nelle sale italiane “RINO GAETANO sempre più blu”, il nuovo film di Giorgio Verdelli. Prodotto da Sudovest Produzioni e Indigo Film con Rai Documentari e distribuito da Medusa Film, il documentario è stato presentato pochi giorni fa alla 20ª Festa del Cinema di Roma. Racconta la vita di Rino intrecciando ricordi privati, interviste e materiali d’archivio per mostrare l’uomo dietro il mito.

Il film non celebra solo la musica, ma anche la cultura che Gaetano ha lasciato. Un viaggio tra parole spesso ironiche e mai banali, accompagnato dalle testimonianze di chi lo ha conosciuto davvero. “Rino era anticonformista senza mai cadere nella retorica”, ricordano. Forse è proprio questo il segreto della sua attualità: riuscire a smascherare le contraddizioni umane con leggerezza e profondità insieme.

Oggi Roma canta ancora le sue canzoni. Ma tra note e ricordi resta la sensazione che Rino Gaetano abbia ancora qualcosa da raccontare.

 

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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