Roma, 28 dicembre 2025 – Per festeggiare il decimo anniversario del riconoscimento Unesco, da gennaio le principali aree archeologiche di Roma offriranno ai visitatori una serie di visite guidate tematiche. L’iniziativa, promossa dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, coinvolgerà il Colosseo, i Fori Imperiali, le Terme di Caracalla e altri siti entrati nella lista del patrimonio mondiale nel 2015. L’obiettivo è chiaro: far crescere la consapevolezza sul valore universale di questi luoghi.
Dal 10 gennaio 2025, ogni settimana, piccoli gruppi potranno partecipare a percorsi guidati speciali. La prenotazione sarà obbligatoria sul sito della Sovrintendenza. Gli orari cambiano a seconda del sito: al Colosseo si potrà entrare dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso alle 16.15), mentre alle Terme di Caracalla l’apertura va dalle 10 alle 18. Le visite saranno condotte da archeologi e storici dell’arte, pronti a raccontare storie e dettagli dei vari periodi, dalle origini di Roma fino all’epoca imperiale.
Il progetto nasce grazie alla collaborazione con il Ministero della Cultura, il patrocinio del Comune e l’appoggio di diverse associazioni locali. “Vogliamo ridare a cittadini e turisti il senso profondo di una storia millenaria, condividendo saperi e curiosità spesso dimenticate”, ha spiegato Francesca Della Porta, responsabile delle attività divulgative della Sovrintendenza.
Non solo visite tradizionali: per il decennale si sperimentano anche nuove app multimediali che permetteranno di vedere ricostruzioni in 3D e ascoltare approfondimenti direttamente dallo smartphone. Ai visitatori sarà consegnata una mappa interattiva con QR code da usare all’interno delle aree archeologiche. Le guide segnaleranno punti meno noti – come l’antica Domus Transitoria, riaperta lo scorso marzo – raccontando aneddoti raccolti negli archivi.
Tutte le visite saranno disponibili anche in inglese e francese; per i gruppi scolastici sono previsti laboratori didattici su prenotazione. “Vogliamo rendere questi luoghi vivi e accessibili, usando anche strumenti digitali che attirano i più giovani”, sottolinea Della Porta.
Il riconoscimento Unesco ha cambiato molto per Roma: negli ultimi dieci anni, secondo l’Ente Nazionale Turismo, i visitatori nelle aree archeologiche sono cresciuti del 38%. Nel 2024 sono stati venduti oltre 9 milioni di biglietti solo per il Colosseo. Cresce anche la quota di turisti stranieri (+17% negli ultimi due anni), con picchi in primavera e autunno.
Sul fronte della tutela, questo anniversario segna un traguardo importante. Nel corso dell’anno sono stati completati diversi restauri sui muri delle Terme e sulle pavimentazioni dei Fori Imperiali. Questi lavori, finanziati con fondi pubblici e privati, hanno permesso la riapertura di alcune aree rimaste chiuse a lungo. “Abbiamo investito molto nella conservazione, puntando su progetti condivisi con le università”, spiega Giovanni Moretti, direttore scientifico del Parco Archeologico.
Passeggiando tra i resti della Basilica di Massenzio intorno alle dieci del mattino – tra scolaresche e guide che parlano sottovoce – si sentono impressioni diverse. C’è chi apprezza la formula più “lenta” delle nuove visite: “Finalmente c’è tempo per fermarsi davvero a capire cosa si sta guardando”, dice Laura, insegnante romana in gita con una classe del liceo Manara. Altri mostrano curiosità verso gli strumenti digitali – qualcuno già cerca il QR code sulla colonna spezzata vicino all’Arco di Tito.
Gli operatori turistici vedono un impatto positivo sull’intero settore: “Le iniziative legate all’Unesco fanno bene anche alle attività intorno ai siti, dai ristoranti ai negozi di souvenir”, commenta Andrea Forlani, presidente dell’associazione commercianti del Centro Storico. Resta però aperto il problema della gestione dei flussi durante i periodi più affollati – una sfida che i nuovi sistemi di prenotazione cercano almeno in parte di risolvere.
Le visite guidate sono incluse nel biglietto standard (16 euro intero, ridotto a 2 euro per under 18). Per partecipare serve prenotare almeno una settimana prima tramite il sito ufficiale della Sovrintendenza Capitolina; in caso di maltempo le visite si svolgeranno comunque, anche se con percorsi esterni modificati.
Per dettagli sugli orari o sulle attività per le scuole si può contattare la segreteria organizzativa tramite mail pubblicata online. Tutte le novità saranno aggiornate settimanalmente sui social dei musei civici romani e sul portale ufficiale.
Il decennale Unesco diventa così un’occasione non solo per scoprire (o riscoprire) le meraviglie archeologiche della Capitale ma anche per riflettere su come questi luoghi continuino a modellare la città oggi – tra memoria, cura e innovazione tecnologica.
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