Roma attraverso gli occhi di Bedini e Mauro: un racconto unico

Il libro di Fabio Bedini e Alessandro Mauro, intitolato “Negli occhi di chi guarda. Pezzetti di Roma in qualche foto, poche parole e tanti passi” (Edizioni Il Lupo, pp. 142 – 16,50 euro), offre un’affascinante esplorazione visiva e narrativa della Capitale italiana. Ispirato all’aforisma di Johann Wolfgang Goethe, “La bellezza è negli occhi di chi guarda”, l’opera presenta una selezione di 90 immagini che celebrano la straordinaria bellezza di Roma, un luogo che, come affermano gli autori, ha nella propria essenza l’arte della narrazione.

Negli ultimi tre anni, Bedini e Mauro hanno condiviso le loro riflessioni attraverso la rubrica settimanale “La cartolina” su Roma Report. Ora, tutte queste narrazioni visive sono riunite in un libro che invita il lettore a fermarsi, guardare e riflettere. La loro proposta è chiara: una città è innanzitutto ciò che i suoi abitanti ne fanno, una sinfonia di voci e storie che si intrecciano in un continuo divenire.

Temi ricorrenti nella narrazione visiva

La raccolta di immagini e parole si snoda attraverso temi ricorrenti, ognuno dei quali è arricchito da una foto che ne cattura l’essenza. Tra questi, il tema dell’acqua è particolarmente evocativo. “Se Roma è Roma è per via del Tevere”, scrivono gli autori, sottolineando l’importanza di questo fiume che attraversa la città e ne ha plasmato la storia e la cultura. Altri temi includono:

1. Le scale: simbolo di una città costruita su sette colli, raccontano le salite e le discese della vita quotidiana romana.
2. La religione: riflette il profondo legame della città con il cattolicesimo, evidenziando la presenza di preti e suore che camminano tra le strade di una metropoli che è anche il cuore spirituale del mondo.
3. Il concetto di tempo: “2.800 anni di storia rendono Roma un posto con una percezione del tempo tutta sua”. Qui, il tempo non è solo una successione di eventi, ma un elemento che si intreccia con la vita quotidiana dei romani, creando un misto di fatalismo e disincanto.

La vita urbana e gli animali

Gli animali, come gabbiani, cornacchie e piccioni, vengono celebrati come parte integrante dell’ecosistema urbano, un “becco dell’iceberg” che rappresenta la vita che si svolge nelle strade e nei parchi. Le parole, scritte sui muri e nei nomi delle strade, diventano poesia. Graffiti, contatori e brevi frasi raccontano storie di vita, di speranza e di lotta, creando una connessione profonda tra il lettore e la città. L’arte, infine, si manifesta attraverso accostamenti inaspettati, dove coppie diverse si uniscono in un dialogo visivo che arricchisce la percezione della bellezza romana.

La passione per l’AS Roma

Un tema particolare è dedicato all’AS Roma, definita “core de ‘sta città”, che rappresenta la passione e il desiderio di milioni di tifosi. Questo capitolo offre uno sguardo sul calcio come fenomeno sociale, unendo persone di diverse origini e storie sotto la stessa bandiera, creando un senso di appartenenza e identità collettiva.

Il libro è pensato non solo come un’opera da leggere e guardare, ma anche da vivere. Gli autori invitano i lettori a scoprire Roma attraverso “tanti passi”, suggerendo itinerari alternativi che si allontanano dai sentieri battuti dal turismo di massa. Con un approccio lento e contemplativo, il lettore è incoraggiato a perdersi tra le strade della città, abbandonando la fretta e lasciandosi guidare dal proprio istinto. “Non è una guida”, avvertono Bedini e Mauro, ma alla fine del libro, i lettori troveranno alcune indicazioni pratiche che trasformano l’opera in una sorta di mappa per esplorare la città in modo autentico.

Fabio Bedini, romano di 66 anni, ha trascorso metà della sua vita in Africa come cooperante internazionale. La sua passione per la fotografia è nata come un hobby, e ha già pubblicato una raccolta intitolata “Scorci di Cupolone”. Alessandro Mauro, nato nel 1965, è un professionista della scrittura e ha al suo attivo diverse opere, tra cui “Se Roma è fatta a scale” e “Di questa doppia Roma”, in uscita nel 2024. Insieme, i due autori offrono una visione unica e personale di Roma, unendo l’arte della fotografia con la potenza delle parole, per raccontare una città che è un continuo movimento tra passato e presente.