Roma, 23 dicembre 2025 – Il 4 gennaio torna in tutta Italia la #domenicalmuseo, l’iniziativa che permette di entrare gratis nei principali musei statali e siti archeologici. La notizia, diffusa questa mattina dal Ministero della Cultura, ha subito acceso l’interesse di appassionati d’arte e turisti. Per molti sarà l’occasione perfetta per iniziare l’anno riscoprendo i tesori del nostro Paese. Come da tradizione, anche nel 2025 saranno decine le strutture aperte gratuitamente, da nord a sud, con in prima fila i musei più famosi di Roma, Firenze, Napoli e tanti altri meno noti.
Ingresso libero: i musei da non perdere e come funziona
L’accesso gratuito è aperto a tutti, senza limiti di età o nazionalità. Il sistema resta semplice: basta presentarsi durante gli orari normali di apertura dei musei che aderiscono all’iniziativa. Gli orari si potranno consultare sul sito ufficiale del Ministero o su quelli delle singole strutture. A Roma, il Colosseo, le Gallerie Borghese, il Museo Nazionale Romano e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna sono già tra le mete più gettonate. A Firenze, occhi puntati sugli Uffizi e sulla Galleria dell’Accademia; a Napoli, invece, si aspettano tante visite a Capodimonte e alla reggia di Caserta. “Invitiamo tutti a controllare il portale museitaliani.it per verificare se serve la prenotazione”, ha sottolineato il Ministero, ricordando che in alcune sedi si limita il numero di ingressi per motivi di sicurezza.
Un appuntamento per famiglie e turisti: cosa aspettarsi
La giornata della #domenicalmuseo è un’opportunità concreta per famiglie, scolaresche e semplici curiosi. I numeri degli anni scorsi parlano chiaro: solo nella prima domenica gratuita del gennaio 2024 si sono contate oltre 350mila presenze nei musei statali. “È un momento fondamentale per avvicinare nuovi visitatori al nostro patrimonio”, ha spiegato Martina Bianchi, direttrice delle Gallerie Estensi, incontrata ieri nel cortile del museo di Modena. Secondo lei è “un modo diretto per far scoprire questi luoghi a chi forse non li visiterebbe mai”. Intanto i grandi musei stanno preparando percorsi guidati, laboratori per bambini e aperture straordinarie di collezioni solitamente chiuse al pubblico.
Sicurezza e regole d’ingresso: cosa resta dopo la pandemia
Anche se si torna alla normalità dopo gli anni delle restrizioni, alcune regole restano in vigore. La capienza è stata aggiornata secondo nuovi piani di sicurezza. “Controllare i flussi rimane una priorità”, ha spiegato ieri Paolo Giordano, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Giordano ha aggiunto che saranno potenziati i servizi di accoglienza e che la prenotazione online resta fortemente consigliata soprattutto nei musei più frequentati. In certi luoghi sarà necessario rispettare orari d’ingresso scaglionati. Nei siti con grande affluenza come il Pantheon o gli Scavi di Pompei, le code saranno gestite da personale in più con segnaletica chiara fin dall’esterno.
L’impatto sul territorio: eventi e iniziative collaterali
La #domenicalmuseo non riguarda solo le grandi città. Da Urbino a Paestum, da Palermo a Torino, tante realtà locali sfruttano questa giornata per organizzare eventi speciali: concerti nei chiostri, visite tematiche, aperture serali dei musei. Nei piccoli centri della provincia di Arezzo e nelle Marche ci saranno anche degustazioni insieme a produttori locali. “È un modo per mantenere vivo il legame tra arte e comunità”, ha detto Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, raggiunto al telefono. Anche gli operatori turistici guardano con fiducia all’evento: “Le prenotazioni stanno aumentando”, conferma la Federalberghi Toscana.
Come organizzarsi: orari, prenotazioni e consigli utili
Chi vuole partecipare alla giornata farebbe bene a pianificare con anticipo la visita. Molti musei apriranno alle 8:30 e chiuderanno verso le 19:00 circa, ma gli orari possono variare da luogo a luogo. “Consigliamo di arrivare presto al mattino”, dice uno steward davanti al Colosseo, “oppure intorno all’ora di pranzo quando la folla si assottiglia un po’”. Le prenotazioni online sono disponibili quasi ovunque nei musei principali. Non ci sono costi nascosti: anche mostre temporanee e collezioni speciali saranno visitabili senza biglietto.
Il Ministero della Cultura lancia un invito chiaro: “La cultura è un bene comune, torniamo a viverla insieme“, si legge nella nota ufficiale diffusa oggi. Solo allora quella prima domenica dell’anno prenderà davvero vita – tra file davanti ai cancelli, voci che rimbalzano nei cortili e passi attenti sulle scale dei grandi musei italiani.





