Il Gem del Cairo: svelato il mistero di Tutankhamon - ©ANSA Photo
Il 3 luglio 2023 rappresenta una data storica per l’Egitto e per gli appassionati di storia antica. Dopo anni di attesa, verrà ufficialmente inaugurato il Grande Museo Egizio, noto anche come Gem (Grand Egyptian Museum), situato nei pressi delle celebri Piramidi di Giza. Questo museo è il più grande complesso museale al mondo dedicato all’antica civiltà egizia, estendendosi su una superficie di ben 500.000 metri quadrati e ospitando circa 100.000 reperti.
Recentemente, un video promozionale ha mostrato un drone che attraversa le strutture del museo, dando un’anteprima della magnificenza che attende i visitatori. Tuttavia, uno degli oggetti più attesi, il tesoro della tomba di Tutankhamon, non sarà immediatamente visibile. Un intero padiglione sarà dedicato al giovane faraone, ma il trasferimento dei suoi tesori dalla storica sede del Museo Egizio di Piazza Tahrir è ancora in fase di definizione. Questo museo, noto per il suo fascino polveroso e per una collezione di grande valore, continuerà a rimanere aperto al pubblico.
Secondo Tarek El Awadi, ex direttore del Museo Egizio del Cairo, la maschera funeraria di Tutankhamon potrebbe non essere trasferita al nuovo museo a causa di vincoli legali che ne impediscono il movimento. El Awadi, curatore della mostra “Tesori dei Faraoni” in programma a Roma alle Scuderie del Quirinale a partire dal 24 ottobre, ha rassicurato che “nel nuovo museo, re Tutankhamon avrà uno spazio enorme, degno della sua bellezza e del suo valore”. Tuttavia, la questione se la maschera sarà o meno presente al Gem rimane avvolta nel mistero, alimentando l’attesa e la curiosità di studiosi e appassionati.
Il Gem non è solo un omaggio a Tutankhamon; è un vero e proprio tributo all’intera civiltà faraonica. All’ingresso, i visitatori vengono accolti da una maestosa statua di Ramses II, il faraone che regnò per 75 anni, il più longevo della storia egizia. Questa imponente scultura in granito, alta 12 metri e pesante 83 tonnellate, fu scoperta nel 1820 dall’esploratore genovese Giovanni Battista Caviglia nel Grande Tempio di Ptah, vicino a Menfi. La statua, simbolo della grandezza dell’arte egizia, è stata spostata nel 2018 dalla sua posizione originale, trovando ora una nuova casa all’interno del Gem, dove sembra quasi piccola rispetto alla vastità del museo.
Il design architettonico del Gem è altrettanto straordinario. Realizzato dallo studio di architettura Heneghan Peng Architects, il museo presenta un ingresso a forma di piramide in alabastro, con finestre che riflettono la luce in modo affascinante. La posizione strategica del museo, a breve distanza dalle Piramidi e dalla Sfinge, consente una vista spettacolare, che sarà ulteriormente valorizzata dalla costruzione di un ponte che collegherà direttamente il Gem al sito archeologico.
All’interno del museo, i visitatori possono esplorare 20 sale già pronte, accessibili attraverso una gigantesca scalinata che include anche un tappeto mobile per garantire la massima accessibilità. Il percorso espositivo è organizzato in tre modelli:
Questo offre un’esperienza personalizzata a seconda degli interessi del visitatore. I reperti provengono non solo dal Museo del Cairo, ma anche da diverse località egiziane come Luxor, Minya, Sohag, Assiut, Beni Suef, Fayoum, Delta e Alessandria, spaziando da statue imponenti a oggetti di vita quotidiana.
Il Gem si distingue anche per l’uso innovativo della tecnologia. L’illuminazione è progettata per mettere in risalto la bellezza dei reperti, mentre la realtà virtuale offre ai visitatori un’esperienza immersiva, rendendo il museo un esempio di modernità e interattività. L’inaugurazione ufficiale del museo è stata annunciata dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, il quale ha rivelato che sono previsti eventi che dureranno diversi giorni e che saranno invitati capi di Stato da tutto il mondo.
La costruzione del Gem rappresenta non solo un traguardo per il patrimonio culturale egiziano, ma anche un’opportunità per rivitalizzare il turismo, un settore fondamentale per l’economia egiziana, che ha subito un duro colpo negli ultimi anni. Con il Gem e il suo legame con il mistero di Tutankhamon, l’Egitto si prepara a riaffermarsi come uno dei principali luoghi di interesse per gli amanti della storia e della cultura antica. La data del 3 luglio 2023 non segnerà solo l’apertura di un nuovo museo, ma anche un nuovo capitolo nella narrazione dell’orgogliosa civiltà che ha affascinato il mondo per millenni.
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