Milano, 26 novembre 2025 – Un gruppo di appassionati ha scelto di riscoprire la **meditazione** fuori dai soliti schemi, portandola tra i sentieri della periferia milanese. L’appuntamento è stato ieri all’alba, nel Parco delle Cave, dove una ventina di persone, diverse per età e provenienza, si sono ritrovate per cercare un nuovo equilibrio tra corpo e mente. Camminando insieme tra le nebbie mattutine, hanno riscoperto luoghi spesso dimenticati o poco considerati.
## **Meditazione in cammino: il benessere che sorprende**
Il ritrovo era fissato per le 7.15, quando i rumori della città sono ancora lontani e la luce filtra timida tra gli alberi. A guidare il gruppo c’era **Giulia Rinaldi**, insegnante di yoga e meditazione, che ha voluto proporre qualcosa di diverso: “Di solito pensiamo alla meditazione come a qualcosa da fare fermi, in silenzio. Ma camminare lentamente e con attenzione ci fa sentire davvero il corpo e l’ambiente intorno”, ha spiegato indicando il laghetto centrale dove l’acqua tremolava appena.
Il percorso ha toccato sentieri battuti e angoli meno frequentati del parco, per un totale di circa cinque chilometri. Non era una gara o uno sport: nessuno aveva orologi o tabelle da rispettare. Tutti hanno camminato in silenzio, concentrandosi sul respiro e sulla sensazione dei piedi sulla terra umida. Di tanto in tanto si sentiva qualche parola bassa: una domanda su una pianta o una risata trattenuta per un piccione che volava via all’improvviso.
## **La periferia che sorprende**
Il Parco delle Cave, 135 ettari tra via delle Forze Armate e via Caldera, non è certo una meta nota ai milanesi. Eppure l’autunno lo trasforma: rovi carichi di bacche rosse, specchi d’acqua con germani reali e vecchie fornaci coperte d’edera raccontano un altro volto della città. “Non serve andare lontano per cambiare prospettiva”, ha detto Paolo, 41 anni, impiegato. “Abito qui vicino ma non avevo mai camminato così piano da notare certi dettagli”.
Per gli organizzatori uno degli scopi principali è proprio far conoscere questo patrimonio verde meno frequentato. E aprirlo a chi vuole prendersi una pausa dalla frenesia senza uscire dalla città. “La **meditazione in movimento** aiuta a riallacciare il legame tra le persone e gli spazi pubblici”, spiega Giulia Rinaldi. Un legame che a Milano – città spesso vista solo come traffico e cemento – può ancora stupire.
## **Mente e corpo: cosa dice la scienza**
La meditazione dinamica è studiata da tempo. Un articolo uscito su **“Mindfulness”** nel 2023 mostra che anche brevi sessioni all’aperto abbassano lo stress e migliorano la concentrazione. Il perché? Il movimento stimola parti del cervello legate all’attenzione e aiuta a vedere più chiaramente ciò che ci circonda.
“Camminare con consapevolezza, ascoltando il passo o il fruscio delle foglie cambia il modo di pensare”, conferma la psicologa **Federica Lavezzi**, esperta in rilassamento. “Non è moda né magia: gli studi dimostrano che queste pratiche abbassano la pressione e calmano l’ansia”. Per molti però il beneficio più grande è aver trovato tempo per sé stessi. Una donna sui cinquant’anni racconta: “Da sola non mi sarei mai fermata ad ascoltare il silenzio qui dentro. Camminando insieme invece è tutto più semplice”.
## **Giovani in cerca di calma**
Nel gruppo c’erano anche studenti universitari con zaini sulle spalle e occhi attenti. Come **Chiara**, 22 anni, iscritta a Scienze della Comunicazione: “Tra lezioni, tram e messaggi corro sempre tutto il giorno. Oggi ho imparato a rallentare”. Gli organizzatori stanno già pensando a nuovi incontri nei prossimi mesi, coinvolgendo altre aree verdi intorno alla città.
Alla fine si torna a casa con i telefoni ancora spenti e una sensazione strana addosso: aver visto posti familiari con occhi nuovi. Il sole alto illumina i prati bagnati mentre le prime auto riempiono via Novara. Il gruppo si scioglie senza grandi saluti formali: ognuno riprende la propria strada ma con un passo diverso, forse più leggero.