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Vacanze 2026: Come Avere Oltre Un Mese Libero con Solo 8 Giorni di Ferie grazie ai Ponti e Weekend

Roma, 27 dicembre 2025 – Il 2026 potrebbe trasformarsi in un anno da sogno per molti lavoratori italiani. Con un po’ di attenzione e un uso oculato delle ferie, sarà possibile godersi oltre un mese di vacanza spendendo solo 8 giorni di ferie. Tutto grazie a un calendario che, tra festività e weekend, offre occasioni rare per allungare i “ponti”. Una possibilità che sta già facendo parlare gli uffici del personale e gli impiegati in cerca di una pausa lunga.

Quando il calendario lavora per te: i “ponti” da sfruttare

La chiave è nella disposizione dei giorni festivi del 2026, alcuni dei quali cadono proprio vicino al fine settimana. Prendiamo ad esempio la Pasqua del 5 aprile, la Festa della Liberazione il 25 aprile, la Festa dei Lavoratori l’1 maggio e la Festa della Repubblica il 2 giugno. Queste coincidenze permettono, con qualche giorno di ferie ben piazzato, di mettere insieme vacanze anche di una settimana o più, senza consumare troppi giorni dal monte ferie annuale.

I calcoli fatti da portali come Il Sole 24 Ore e società specializzate mostrano come tra aprile e giugno si concentrino le opportunità migliori. Basta scegliere i giorni giusti tra una festività e l’altra per allungare il tempo libero sfruttando anche la chiusura del weekend.

Come fare più di 30 giorni di vacanza con solo 8 giorni di ferie

Per capire bene, ecco un esempio pratico. Tra il 19 aprile e il 3 maggio ci sono solo otto giorni lavorativi da “pagare” con le ferie. Aggiungendo i giorni festivi (Pasqua cade il 5 aprile), il sabato 25 aprile, il venerdì 1° maggio e i weekend che si incastrano nel mezzo, si riesce a ottenere una pausa che supera i due settimane consecutive.

Un’altra occasione arriva con la Festa della Repubblica, martedì 2 giugno: se si prende libero anche il lunedì prima e si conta il fine settimana precedente, si allunga la vacanza fino a cinque giorni di fila. Mettendo insieme tutte queste combinazioni tra aprile e giugno, non è difficile superare i 30 giorni totali di assenza dal lavoro con soli otto giorni effettivi di ferie.

A confermarlo sono anche diversi esperti del settore. “Nel 2026 il calendario dà una mano che non capitava da tempo”, spiega Roberto Bernardi, consulente del lavoro romano. “Le aziende dovranno organizzarsi per garantire la copertura dei servizi – aggiunge – ma per chi può approfittarne è davvero un’occasione da non perdere”.

Le prime mosse: cosa dicono aziende e lavoratori

Già prima delle feste natalizie sono arrivate le prime richieste. Negli uffici pubblici come nelle imprese private – raccontano alcuni responsabili HR contattati da alanews.it – aumentano domande e prenotazioni delle ferie proprio nei periodi strategici. I giorni tra fine aprile e inizio maggio sono quelli più richiesti.

“Stiamo ricevendo molte richieste concentrate nello stesso periodo”, conferma Lucia Traversi, responsabile del personale in una grande azienda metalmeccanica nel Nord Italia. “Dovremo valutare tutto con attenzione per non fermare la produzione”. Le regole restano quelle di sempre: serve accordarsi per tempo sulle assenze. Non tutti potranno prendersi quei giorni insieme – soprattutto nei reparti più delicati – ma la tendenza è chiara.

Anche i sindacati guardano a questo fenomeno con interesse. In una nota, la Cgil sottolinea che “è importante riuscire finalmente a valorizzare il diritto alle ferie, specie in un periodo segnato da stress e carichi maggiori”. Però ci sono anche dubbi sul rischio che ciò possa rallentare servizi essenziali.

Il lato economico: turismo in fermento, imprese attente

A sorridere maggiormente sono gli operatori del turismo, che vedono davanti a sé una stagione primaverile promettente. Le prenotazioni sui portali come Booking.com hanno iniziato a salire già dalla fine di novembre, soprattutto verso mare e città d’arte. Per ora i prezzi restano stabili – spiegano gli albergatori – ma se le richieste aumenteranno è probabile un rialzo nei mesi a venire.

Le aziende invece cercano l’equilibrio tra diritto al riposo e bisogni produttivi. “Metteremo in piedi turni per evitare blocchi”, racconta il titolare di una piccola azienda tessile nella zona comasca. Un tema sempre attuale ogni volta che il calendario regala queste occasioni.

Insomma, per tanti italiani il 2026 potrebbe restare negli annali come l’anno della lunga vacanza “quasi gratis”. Ma serve pianificare bene. E va detto: non sarà così semplice avere quei giorni ovunque si lavori o in tutti i reparti aziendali.

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