Un viaggio nel tempo: tosca all’opera di roma come la concepì puccini 125 anni fa

L’Opera di Roma si prepara a celebrare un evento straordinario: il 125° anniversario del debutto di “Tosca”, una delle opere più iconiche di Giacomo Puccini. Questo anniversario sarà festeggiato con una rappresentazione speciale che riproporrà l’allestimento originale dell’opera, esattamente come lo vide il pubblico nel 1898. L’evento si terrà il 14 gennaio 2024, alle ore 20, presso il Teatro Costanzi, con la direzione del maestro Michele Mariotti e la regia di Alessandro Talevi.

un allestimento fedele all’originale

La decisione di riproporre “Tosca” utilizzando i bozzetti originali della scenografia è frutto di una preziosa collaborazione con l’Archivio Ricordi, custode di un patrimonio inestimabile legato alla storia dell’opera italiana. Talevi si è impegnato a ricreare l’atmosfera del debutto, riportando in scena l’opera come se il tempo non fosse mai passato. Questo approccio è diventato un appuntamento annuale nella stagione operistica dell’Opera di Roma, sottolineando l’importanza di “Tosca” non solo nel repertorio lirico, ma anche nella cultura italiana.

un cast di artisti di fama internazionale

Michele Mariotti, direttore musicale dell’Opera di Roma, torna a dirigere “Tosca” dopo il suo successo nel 2023, sia durante la tournée in Giappone che in altre rappresentazioni al Costanzi. La sua esperienza e passione per questo capolavoro di Puccini promettono di offrire al pubblico un’esperienza emozionante e coinvolgente. Il cast prevede:

1. Saioa Hernández nel ruolo di Tosca
2. Gregory Kunde come Cavaradossi
3. Igor Golovatenko nel ruolo di Scarpia

Questi artisti, di fama internazionale, daranno vita a personaggi complessi e vibranti, rendendo omaggio all’opera di Puccini.

un programma ricco di eventi

Dopo la prima del 14 gennaio, che sarà trasmessa in diretta su Radio3 Rai, sono previste quattro repliche dal 16 al 19 gennaio. Mariotti dirigerà anche la rappresentazione del 16, mentre il 17, 18 e 19 gennaio, Francesco Ivan Ciampa guiderà l’orchestra per la sua prima esperienza con “Tosca” all’Opera di Roma. Le repliche del 17 e 19 vedranno Tosca interpretata da Anastasia Bartoli, Cavaradossi da Vincenzo Costanzo e Scarpia da Gevorg Hakobyan. Il cast sarà completato da:

• Luciano Leoni nel ruolo di Angelotti
• Domenico Colaianni come il Sagrestano
• Saverio Fiore in quello di Spoletta

Le scenografie e i costumi originali, progettati da Adolf Hohenstein, sono stati minuziosamente ricostruiti da Carlo Savi e Anna Biagiotti, mentre le luci sono curate da Vinicio Cheli. Il Coro, diretto da Ciro Visco e accompagnato dalla Scuola di Canto Corale del Costanzi, arricchirà ulteriormente la produzione, creando un’atmosfera sonora perfetta per la drammaticità dell’opera.

In occasione di questo importante anniversario, il Teatro Costanzi svelerà una targa commemorativa durante la prima. Inoltre, una mostra dedicata alla nascita di “Tosca” offrirà al pubblico l’opportunità di scoprire documenti, bozzetti, fotografie e costumi provenienti dall’Archivio Storico Ricordi. Questa iniziativa non solo celebra il capolavoro di Puccini, ma mira anche a coinvolgere il territorio e a collaborare con istituzioni che si occupano delle fasce più vulnerabili della società. Infatti, il giorno della prima, “Tosca” sarà trasmessa via streaming in vari luoghi, tra cui il Policlinico Gemelli e diverse strutture della Caritas di Roma.

Il programma di “Tosca” non si esaurisce qui: l’opera sarà riproposta in altri due periodi della stagione, dal 1 al 6 marzo, con la superstar Anna Netrebko nel ruolo di Tosca, e dal 9 al 13 maggio, diretta da James Conlon. Queste repliche offrono ulteriori occasioni per apprezzare questo straordinario lavoro, che continua a emozionare e coinvolgere generazioni di spettatori.

Con un’opera così ricca di emozioni e significati, “Tosca” non è solo un capolavoro musicale, ma rappresenta anche un’importante riflessione sulla condizione umana, sull’amore, la gelosia e la lotta per la libertà. La capacità di Puccini di evocare sentimenti profondi attraverso la musica e il libretto rende questa opera un tesoro inestimabile del repertorio lirico mondiale.