Palermo, 21 dicembre 2025 – Dal 27 dicembre, la Sicilia si prepara ad accendere i riflettori su uno degli eventi cinematografici più attesi dell’anno: il premio dedicato al nuovo cinema internazionale. Quest’anno la selezione promette di essere vasta e con un respiro davvero globale. L’appuntamento, che si svolgerà nei teatri storici di Palermo e in alcune sale della provincia, coinvolge registi, attori e operatori del settore da tutto il mondo. Tutti chiamati a discutere e confrontarsi sulle nuove tendenze della settima arte. Perché l’isola, anche durante le feste, diventa un crocevia di visioni e racconti.
Palermo capitale del cinema per una settimana
Dal 27 dicembre al 3 gennaio, Palermo si trasforma nella capitale mediterranea del cinema internazionale. Il festival, nato nel 2007 con l’obiettivo di valorizzare opere prime e sperimentazioni fuori dai circuiti tradizionali, negli anni si è allargato sempre di più, abbracciando produzioni straniere da ogni parte del mondo. Non ci sono solo i concorsi ufficiali: spazio anche a retrospettive, incontri con gli autori e masterclass per studenti. Un evento che attraversa la città, toccando quartieri diversi: dal Politeama ai Cantieri Culturali alla Zisa, ogni sala ha il suo programma dedicato. “In questi giorni Palermo respira cinema a tutte le ore”, racconta Gianluca D’Anna, direttore artistico della rassegna. “Cerchiamo storie che restino impresse, anche dopo i titoli di coda”.
Le opere in gara
Sul tappeto rosso sfileranno film da Europa, America Latina, Asia e Nord Africa. La giuria internazionale – guidata quest’anno dalla regista francese Claire Dumont – dovrà scegliere tra dieci lungometraggi mai visti prima in Italia. Tra questi spiccano il dramma sociale argentino “Las Fronteras de la Noche”, l’esordio del regista marocchino Youssef Diri con “Oltre il deserto” e la commedia surreale norvegese “Ghiaccio sottile”. Una selezione pensata per mettere in luce voci nuove e racconti capaci di parlare dei grandi temi di oggi: migrazioni, identità, scontri tra generazioni. “Abbiamo cercato storie che potessero parlare tanto al pubblico locale quanto a quello internazionale”, ha detto Dumont durante la presentazione.
Ospiti illustri e incontri aperti
Tra gli ospiti più attesi ci sono l’attrice turca Seda Bilgin, il direttore della fotografia tedesco Martin Koch e la sceneggiatrice italiana Lucia Fornari, già vincitrice di un David nel 2022. Nel corso della settimana non mancheranno dibattiti pubblici, chiacchierate con gli autori e proiezioni all’aperto nei cortili dell’Albergheria sotto le stelle. Un’occasione per cinefili e curiosi di incontrarsi, aiutati anche dai prezzi contenuti: sei euro a proiezione, quattro per studenti e over 65. “Vogliamo che il festival sia davvero alla portata di tutti”, sottolinea D’Anna. In programma anche eventi extra: dalla mostra fotografica sulle location cinematografiche siciliane a degustazioni di vini locali tra un film e l’altro.
Sicilia al centro del nuovo cinema e dell’economia locale
La scelta di Palermo come punto focale del nuovo cinema internazionale non è casuale. Negli ultimi anni la città ha visto un aumento del 18% delle produzioni straniere sul territorio regionale, secondo i dati della Film Commission Sicilia. Questo trend si riflette sull’indotto turistico: hotel quasi al completo per Capodanno, ristoranti prenotati con largo anticipo. Le istituzioni locali puntano a trasformare il festival in una leva stabile per attirare giovani spettatori e investimenti privati. “Il cinema è una scommessa sulla reputazione culturale dell’isola”, spiega l’assessore alla Cultura Salvatore Renda. E non solo Palermo: proiezioni sono previste anche ad Agrigento, Catania e Siracusa.
Premiazioni da non perdere
La serata conclusiva del 3 gennaio assegnerà i premi principali: miglior film, miglior regia e menzione speciale della giuria giovani. I riconoscimenti comprendono una targa d’artista realizzata dal laboratorio ceramico Trinacria e una borsa da cinquemila euro per il miglior lungometraggio. Per molti registi emergenti – spesso alla prima esperienza internazionale – è una vetrina preziosa.
Cinema tra memoria e futuro
Il festival guarda avanti ma senza dimenticare le radici: tra le retrospettive spicca quest’anno un omaggio a Giuseppe Tornatore con la versione restaurata di “Nuovo Cinema Paradiso”. Applausi anche ai cortometraggi realizzati dagli studenti delle scuole palermitane, spesso girati nei vicoli del centro storico o lungo il mare della Cala.
“Quello che conta”, confida D’Anna, “è portare qui storie diverse e metterle in dialogo con la città e chi viene a vederle. Il resto viene da sé”. Sotto i cieli d’inverno di Palermo, il nuovo cinema trova così casa. E la Sicilia risponde con un entusiasmo silenzioso ma palpabile.





