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Osvaldo di dio celebra l’eredità di pino daniele con blues for pino

Il 10 gennaio rappresenta una data significativa per gli appassionati della musica napoletana e del blues, con l’uscita di “Blues For Pino”, un album concepito e prodotto da Osvaldo Di Dio, un talentuoso chitarrista, cantante e produttore napoletano. Questo lavoro non è solo un tributo a Pino Daniele, uno dei più grandi musicisti italiani, ma un vero e proprio viaggio emozionale attraverso le sonorità che hanno caratterizzato la sua carriera. Pino Daniele ha saputo mescolare la tradizione partenopea con il blues, il jazz e il rock, creando un legame unico tra generi musicali.

un tributo di grande valore

“Blues For Pino” è pubblicato da ODD Music e distribuito da Warner Music Italy. La realizzazione di questo album ha visto la collaborazione di musicisti storici che hanno fatto parte della band di Pino Daniele. Tra questi, possiamo citare:

  1. Gigi De Rienzo al basso
  2. Ernesto Vitolo alle tastiere
  3. Rosario Jermano alle percussioni
  4. Lele Melotti alla batteria

Questi artisti, che hanno segnato la storia musicale italiana con brani iconici, si riuniscono per reinterpretare alcune delle canzoni più amate di Pino, tra cui “Je so’ pazzo”, “Nun me scoccià”, “A me me piace ‘o blues” e “Yes I know my way”.

un legame speciale con la musica di pino daniele

Osvaldo Di Dio ha avuto l’opportunità di utilizzare la leggendaria chitarra Gibson ES-175/CC appartenuta a Pino Daniele, strumento che ha una storia ricca, essendo stato utilizzato per registrare classici come “Nero a metà”, “Vai mò” e “Bella ‘mbriana”. Dopo essere stata donata a Eros Ramazzotti, quest’ultimo ha deciso di metterla a disposizione di Di Dio, riconoscendo il valore del progetto e l’importanza di mantenere viva la memoria di Pino attraverso la musica.

un viaggio musicale internazionale

Le registrazioni di “Blues For Pino” hanno avuto luogo in parte presso gli Eastcote Studios di Londra, sotto la supervisione di Chris Kimsey, un produttore di fama internazionale noto per il suo lavoro con band come Rolling Stones, Led Zeppelin e Pink Floyd. Questa collaborazione ha conferito all’album un ulteriore valore internazionale, arricchendo il suono con sessioni dedicate alle chitarre di Robben Ford e alle voci di Osvaldo. La presenza di artisti di calibro mondiale, come il leggendario chitarrista statunitense Robben Ford, evidenzia l’influenza di Pino Daniele non solo in Italia, ma anche oltre i confini nazionali.

Accanto ai musicisti storici di Pino, l’album presenta anche una serie di ospiti di spicco della scena musicale partenopea e oltre. Peppe Barra, icona della tradizione musicale napoletana, e Raiz, con la sua voce profonda e intensa, si uniscono a Di Dio per rendere omaggio a Pino con interpretazioni che uniscono la nostalgia al rinnovamento. Anche Mario Insenga, noto per il suo carisma e la sua intensità interpretativa, contribuisce a rendere questo tributo ancor più speciale.

“Blues For Pino” non è solo un’operazione nostalgica, ma un progetto vitale e contemporaneo che porta avanti l’eredità musicale di Pino Daniele in una nuova direzione. La fusione di stili, l’incontro tra tradizione e modernità, e la rielaborazione dei brani storici rappresentano un omaggio che celebra la musica del maestro, mantenendo viva la sua essenza e i suoi messaggi.

In un’epoca in cui la musica può sembrare spesso omologata e priva di contenuti, “Blues For Pino” emerge come un faro di autenticità e passione, un invito a riscoprire le radici musicali e culturali di Napoli attraverso le note di un chitarrista che ha saputo coniugare il passato e il presente in un’opera che promette di emozionare e ispirare.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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