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La regola dell’ortica: un giallo avvincente nel debutto di Nunzia Scalzo

L’esordio di Nunzia Scalzo nel panorama della letteratura gialla è rappresentato da “La regola dell’ortica”, un romanzo che promette di catturare l’attenzione degli amanti del mistero. Con un mix di intrigo e analisi psicologica, Scalzo ci conduce in un viaggio attraverso segreti e verità nascoste. La protagonista, Bea Navarra, è una grafologa forense che, grazie alle sue abilità, si immerge in un caso avvolto nel mistero, legato a un passato inquietante.

L’autrice, con un’esperienza di 25 anni nel campo della grafologia, attinge dalla sua vita personale e professionale per dare vita a una narrazione che non solo intrattiene, ma invita anche a riflettere su temi come la verità, la memoria e il dolore. Nata in Germania da genitori siciliani e laureata in filosofia, Scalzo vive in Sicilia, dove dirige il settimanale “I Vespri”. Questa fusione di esperienze arricchisce il romanzo, rendendolo un’opera avvincente e profonda.

La trama avvincente

Pubblicato il 1° luglio, “La regola dell’ortica” inaugura una serie dedicata alla figura della grafologa. La storia ruota attorno a un biglietto d’addio scritto sessant’anni fa, che Bea deve esaminare per svelare un mistero irrisolto: si tratta di un suicidio o di un omicidio? La narrazione inizia nel 1965 a Catania, dove la giovane Norma Speranza viene portata in ospedale in gravi condizioni. La sua morte, apparentemente causata da un colpo di fucile, è inizialmente considerata un suicidio, ma la famiglia nutre dubbi.

Le indagini iniziali si basano su un biglietto trovato accanto al corpo di Norma, nel quale si legge: “Tutto è distrutto e io mi ammazzo”. Tuttavia, la famiglia sostiene che il biglietto sia stato creato ad arte per camuffare un omicidio premeditato. La situazione si complica quando, sessant’anni dopo, la nipote di Norma decide di riaprire il caso, affidando a Bea il compito di analizzare il biglietto.

L’intreccio dei segreti

La narrazione si sviluppa attraverso le testimonianze di diversi personaggi, ognuno dei quali contribuisce a ricostruire il puzzle. Tra di loro ci sono:

  1. I familiari di Norma
  2. I portinai del condominio
  3. L’amica Evelina
  4. Il marito Andrea

Ogni voce offre uno scorcio sulla Catania degli anni Sessanta, un periodo segnato da segreti e scandali. La regola dell’ortica, citata nel titolo, diventa una potente metafora del racconto. La frase “Il mese di agosto ti insegna la regola dell’ortica ardente: fino a quando stringi le foglie non avverti il dolore delle punture, lo senti solo quando lasci la presa” riflette la difficoltà di affrontare il passato.

Un viaggio interiore

La Catania degli anni Sessanta, descritta con dettagli vividi, diventa un personaggio a sé stante nel romanzo. Scalzo riesce a rendere palpabili i luoghi e le atmosfere dell’epoca, creando un contesto ricco e affascinante. Attraverso le esperienze di Bea, il romanzo esplora le tensioni tra classi sociali, aspettative di genere e tabù dell’epoca.

In questo giallo, ogni dettaglio è significativo e contribuisce a costruire una trama avvincente. Bea Navarra, con il suo approccio unico, sfida le convenzioni e cerca di scoprire la verità, collaborando con Domenico Grimaldi, un amico giornalista. Insieme affrontano le ombre del passato e cercano di svelare ciò che è rimasto nascosto troppo a lungo.

La scrittura di Scalzo è incisiva e coinvolgente, capace di mantenere viva l’attenzione del lettore fino all’ultima pagina. “La regola dell’ortica” non è solo un giallo ben congegnato, ma anche una riflessione profonda sulla natura della verità e sull’eredità dei segreti familiari. Con questo esordio, Nunzia Scalzo si afferma come una nuova voce promettente nel panorama della letteratura gialla italiana, pronta a esplorare ulteriori misteri e intricati casi da risolvere.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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