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La Mole Vanvitelliana si prepara a rinascere: approvata la riparazione

Un’importante novità per la valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano è arrivata con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico-economica per la riparazione della Mole Vanvitelliana di Ancona. Questo storico edificio, simbolo della città dorica, ha subito danni significativi a causa del sisma che ha colpito la regione. Ora, grazie a un investimento di oltre 3,5 milioni di euro, si avvia un percorso di recupero e restauro.

La Mole Vanvitelliana, nota per la sua caratteristica forma pentagonale e situata su un’isola artificiale nel porto di Ancona, è un esempio straordinario dell’architettura settecentesca, progettata dall’illustre architetto Luigi Vanvitelli per volere di Papa Clemente XII. Costruita tra il 1733 e il 1748, la Mole non è solo un edificio, ma un simbolo identitario per la comunità marchigiana, che ha ospitato mostre, gallerie d’arte e eventi culturali di grande importanza fino al momento del sisma.

La necessità di un intervento

Le scosse sismiche hanno provocato lesioni preoccupanti alla struttura, rendendo necessaria una progettazione mirata per il consolidamento e il restauro. Il progetto approvato prevede interventi specifici per garantire la sicurezza dell’edificio e la sua funzionalità. Come ha sottolineato il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli, “siamo davanti a un altro progetto molto importante su un luogo significativo per tutta la città e non solo”. La cooperazione tra i vari enti istituzionali, tra cui i Comuni, l’Ufficio speciale per la ricostruzione e la Regione Marche, ha permesso di avviare un percorso di rinascita che si fonda su una filiera collaudata.

Dettagli del progetto di restauro

Il sindaco di Ancona, Daniele Silvetti, ha espresso la sua soddisfazione per l’avanzamento del progetto, ringraziando il commissario Castelli per la visione che guida la rinascita dei territori colpiti dal sisma. “Curare il patrimonio culturale significa riconoscere la nostra identità e dignità collettiva”, ha affermato, sottolineando l’importanza di investire nella cultura e nella storia della città.

Il progetto di restauro prevede una serie di interventi di grande rilevanza. Si procederà con:

  1. Conservazione e messa in sicurezza dell’edificio.
  2. Consolidamento di elementi strutturali critici.
  3. Riparazione delle murature.
  4. Inserimento di catene metalliche e rinforzo delle capriate lignee.

Gli spazi interessati dal restauro ammontano a circa 1.730 mq al primo piano e 660 mq nei soppalchi, garantendo così un intervento completo e mirato. È importante notare che non sono previsti interventi sugli impianti, ma si concentrerà esclusivamente su operazioni strutturali e conservative.

Il significato della riapertura

La Mole Vanvitelliana non è solo un’attrazione turistica, ma un centro vitale per la cultura e l’arte di Ancona. La sua riapertura al pubblico, una volta completati i lavori, rappresenterà una vera e propria rinascita per la città e per la comunità locale, desiderosa di riappropriarsi di uno spazio che ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per l’arte e la cultura.

Il restauro della Mole si inserisce in un contesto più ampio di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale marchigiano, che ha subito danni significativi a causa degli eventi sismici. In questo senso, la Regione Marche ha messo in campo una serie di iniziative e investimenti per garantire la salvaguardia di edifici storici e opere d’arte, riconoscendo l’importanza di preservare la memoria storica e culturale del territorio.

In aggiunta agli interventi sulla Mole, diversi altri progetti di ricostruzione e recupero sono in fase di attuazione in varie città delle Marche, che mirano a restituire ai cittadini spazi culturali e sociali. La collaborazione tra istituzioni, enti locali e cittadini è fondamentale per il successo di queste iniziative, e il caso della Mole Vanvitelliana rappresenta un esempio virtuoso di come un approccio sinergico possa portare a risultati concreti e duraturi.

La riparazione della Mole Vanvitelliana è quindi non solo un’opportunità per rimettere in sesto un edificio storico, ma anche un segnale di speranza e resilienza per le comunità marchigiane, che continuano a ricostruire e a guardare al futuro con determinazione. Con una storia ricca e un patrimonio culturale da valorizzare, la Mole rappresenta un baluardo della cultura marchigiana e un esempio di come il passato possa essere recuperato per costruire un futuro migliore.

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