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Ken Loach riceve la laurea ad honorem in filosofia dall’Università di Bologna

Bologna, 6 novembre 2025 – Martedì prossimo, l’Università di Bologna conferirà la laurea honoris causa in filosofia al regista britannico Ken Loach. La cerimonia si svolgerà tra Londra e Bologna, con un collegamento in diretta che unisce le due città. Il premio, promosso dal Dipartimento di Filosofia, arriva per “la sua capacità di restituire attraverso il linguaggio cinematografico una lettura critica della realtà storico-sociale contemporanea”, si legge nelle motivazioni ufficiali.

Tra Londra e Bologna: un riconoscimento in diretta

Alle 11 ora italiana, il rettore Giovanni Molari e la prorettrice alle Relazioni Internazionali Raffaella Campaner consegneranno il titolo a Ken Loach al King’s College di Londra. Nel frattempo, studenti e docenti si ritroveranno nell’Aula Magna della Biblioteca Universitaria di via Zamboni, a Bologna, per seguire la cerimonia in streaming. Un evento che crea un ponte ideale tra le due città, legato dalla riflessione critica e dall’impegno civile che caratterizzano il lavoro del regista inglese.

“Non premiamo solo la figura di Loach”, spiega il professor Francesco Cambi, docente di filosofia morale e promotore dell’iniziativa. “Ma soprattutto la sua capacità di offrire uno sguardo problematico sulla realtà, che nasce da una passione civile e da una sensibilità filosofica rara nel cinema di oggi”.

Il cinema di Loach: uno specchio della società

Nato a Nuneaton nel 1936, Ken Loach ha firmato più di cinquanta film e documentari. Le sue opere – da “Land and Freedom” (1995) a “The Spirit of ’45” (2013) – esplorano le contraddizioni del mondo del lavoro, le disuguaglianze sociali, il senso di solidarietà e cittadinanza. Temi che, secondo il Dipartimento di Filosofia dell’Alma Mater, rappresentano “una riflessione critica sui processi storici e sulle tensioni sociali del nostro tempo”.

Loach non ha mai nascosto la sua ispirazione politica. “Il cinema può essere uno strumento per interrogare la realtà, non solo per raccontarla”, ha detto più volte. E ancora: “Raccontare le storie degli ultimi vuol dire ridare dignità a chi spesso resta invisibile”.

Premi che confermano una carriera unica

Nel corso della sua vita artistica, Ken Loach ha raccolto premi importanti nei principali festival internazionali. Due Palme d’Oro a Cannes – nel 2006 con “Il vento che accarezza l’erba” e nel 2016 con “Io, Daniel Blake” – oltre all’Orso d’Oro alla carriera a Berlino e al Leone d’Oro alla carriera a Venezia. Riconoscimenti che hanno consacrato il suo stile essenziale, diretto e senza fronzoli.

“Non ho mai visto il cinema come un esercizio accademico”, ha raccontato Loach in una recente intervista alla BBC. “Per me è sempre stato un modo per stare dalla parte della gente comune”.

Un riconoscimento che guarda avanti

La decisione dell’Università di Bologna non è casuale. In un momento segnato da nuove disuguaglianze e tensioni sociali, dare il premio a Ken Loach assume un significato forte. “Abbiamo bisogno di voci capaci di leggere la realtà con occhio critico”, ha sottolineato la prorettrice Campaner presentando l’evento. “Loach ci ricorda che la filosofia non è solo teoria: è anche uno sguardo sul mondo”.

Martedì, tra le antiche mura dell’Alma Mater e le aule moderne del King’s College, studenti e docenti ascolteranno la lezione magistrale del regista britannico. Un momento che promette di mettere insieme cinema e pensiero critico, in un dialogo aperto sulle sfide di oggi.

La cerimonia sarà trasmessa in streaming sul sito dell’Università di Bologna dalle 11. Chiunque vorrà potrà seguire in diretta le parole di Ken Loach, testimone di un cinema che continua a interrogare il nostro tempo.

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