La Sicilia, una regione con una ricca tradizione culturale, si trova oggi ad affrontare una crisi preoccupante riguardante la lettura e l’accesso ai libri. Secondo i dati recenti dell’Associazione Italiana Editori (AIE), più di tre comuni su quattro dell’isola non dispongono di una libreria, evidenziando una mancanza di infrastrutture culturali che limita la fruizione della cultura. Questo scenario è emblematico di una crisi più profonda che coinvolge non solo la disponibilità di libri, ma anche l’accesso a strutture fondamentali come biblioteche e librerie.
La lettura in Sicilia: dati allarmanti
Un’indagine condotta da Pepe Research ha messo in luce come la Sicilia si collochi tra le ultime regioni italiane per quanto riguarda gli indici di lettura. Solo il 56% della popolazione sopra i 15 anni ha dichiarato di aver letto almeno un libro nell’ultimo anno, un dato che è 17 punti percentuali inferiore rispetto alla media del Centro-Nord Italia. Questa situazione è aggravata dalla carenza di biblioteche, con un 28% in meno rispetto al Centro-Nord in relazione alla popolazione.
La carenza di biblioteche e personale
Le biblioteche siciliane soffrono di una grave carenza di personale: quasi la metà (47,4%) non ha un bibliotecario professionalizzato, rispetto al 25% nel Centro-Nord. Questo limita la qualità dei servizi offerti e, di conseguenza, l’accesso alla cultura. Inoltre, i dati sui prestiti di libri a livello locale sono preoccupanti:
- In Sicilia si registrano solo 31 prestiti ogni 1.000 abitanti.
- Questo è in netto contrasto con i 741 prestiti del Centro-Nord.
- Ciò significa che, per ogni libro preso in prestito da un cittadino siciliano, 24 ne vengono presi in prestito da un abitante del Centro-Nord.
Situazione delle librerie
Attualmente, la Sicilia conta solo 203 librerie, pari a 4,2 ogni 100.000 abitanti, un numero che scende a 6,4 nel Centro-Nord. Ben 305 comuni, ovvero il 78%, risultano privi di librerie, costringendo circa 1.506.000 abitanti a vivere in aree senza alcun esercizio commerciale dove poter consultare o acquistare libri. Il 31% dei cittadini siciliani non ha accesso a una libreria nel proprio comune, un ostacolo significativo alla promozione della lettura.
Questi dati saranno al centro dell’incontro “Leggere il futuro: rapporto sulla lettura nel Centro-Sud”, che si terrà il 5 giugno 2025 a Palermo. L’evento vedrà la partecipazione di figure istituzionali e rappresentanti del mondo dell’editoria, tra cui il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e il direttore di AIE, Fabio Del Giudice.
Il presidente dell’AIE, Innocenzo Cipolletta, ha espresso preoccupazione per la situazione, sottolineando come la mancanza di infrastrutture per la lettura sia correlata ai bassi indici di lettura. Tuttavia, ci sono risorse disponibili per affrontare questa crisi, grazie al Piano nazionale cultura per le regioni del Mezzogiorno, che prevede un investimento significativo per migliorare la situazione culturale.
Investire nella creazione e nella valorizzazione di librerie e biblioteche è fondamentale per risollevare gli indici di lettura e riaccendere l’interesse dei siciliani verso il mondo dei libri. La promozione della lettura deve essere vista come un progetto collettivo che coinvolge tutti gli attori sociali e culturali. La Sicilia ha una tradizione letteraria ricca, e spetta a noi garantire a ciascun cittadino l’accesso alla cultura e alla conoscenza.