Milano, 23 dicembre 2025 – È stato annunciato oggi a Milano che dal saggio “La Vita delle Parole” nascerà uno spettacolo teatrale con le musiche e la voce di Angelo Branduardi. La notizia è stata data durante la presentazione del libro all’Auditorium Gaber, davanti a una platea di lettori e appassionati, poco dopo le 11 del mattino. Una scelta, quella degli autori e del cantautore, che punta a portare in scena il racconto scritto – e in parte cantato – sul potere evocativo delle parole. L’esordio è previsto per la prossima primavera, tra aprile e maggio, anche se il calendario definitivo verrà annunciato a inizio gennaio.
Dal saggio al palcoscenico: le parole che prendono vita
L’idea è nata nei mesi scorsi: trasformare la narrazione del libro in uno spettacolo dal vivo, dove il pubblico possa vedere e ascoltare la materia linguistica diventare concreta. Branduardi – uno dei musicisti italiani più noti, classe 1950, autore di successi come “Alla fiera dell’est” – non si limiterà a fare da sottofondo musicale ma sarà protagonista della performance. «Ho sempre pensato che la musica è fatta di parole e che le parole sono fatte di musica», ha spiegato il cantautore alle prime telecamere presenti.
A lavorare all’adattamento teatrale ci sarà anche l’autore del saggio, Mario Guiducci, studioso di semiotica e docente all’Università Statale. L’obiettivo è creare un racconto che alterni testi recitati, canzoni e improvvisazioni, in una scenografia essenziale, con pochi elementi sul palco. La regia dovrebbe essere affidata a Marco Bonazzi, già noto per i suoi allestimenti su poeti italiani contemporanei.
Branduardi: suoni e parole che si intrecciano
Branduardi ha raccontato che questo progetto significa «dare nuova vita a storie vecchie e nuove», restituendo al pubblico non solo il senso delle parole ma anche l’eco che lasciano dentro. Sul palco porterà oltre ai suoi brani più famosi anche pezzi scritti apposta per l’occasione, ispirati direttamente agli argomenti del saggio. «Ci saranno momenti in cui leggerò soltanto, altri in cui la musica arriverà come un soffio leggero o una tempesta», ha confidato ai giornalisti.
Non è la prima volta che Branduardi si confronta con il teatro: nel 2019 aveva già collaborato con la compagnia “Teatro delle Ombre” per uno spettacolo sulle fiabe popolari italiane. Ma questa volta, sottolineano gli organizzatori, «il vero protagonista sarà il linguaggio: come nasce, come cambia e come si trasmette».
Un debutto carico di aspettative
L’annuncio dello spettacolo ha raccolto subito reazioni dal mondo culturale milanese. In sala c’erano professori universitari, studenti di lettere e tanti addetti ai lavori. Qualcuno ha parlato di “rischio calcolato”, altri lo hanno definito “un esperimento mancato fino ad oggi nel teatro italiano”. Tra il pubblico anche l’assessore alla Cultura Tommaso De Vecchi: «Milano conferma ancora una volta il suo ruolo di laboratorio creativo. Scommettere sulle parole e sulle loro infinite possibilità non è mai stato così importante», ha detto nel suo intervento.
La produzione sarà curata dall’associazione culturale La Nave di Teseo insieme al Teatro Franco Parenti. I biglietti andranno in vendita da febbraio con prezzi a partire da 25 euro per la platea; sono previste agevolazioni per gli studenti universitari.
Parole e musica: una sfida aperta al pubblico
Lo spettacolo offrirà un percorso originale: dalla filastrocca all’aforisma, dalla poesia popolare alla canzone d’autore. Sul palco non ci saranno solo Branduardi e Guiducci ma anche due giovani attori i cui nomi restano ancora segreti. La produzione anticipa che ogni replica sarà diversa: la scaletta cambierà secondo le reazioni del pubblico e l’umore degli interpreti.
«Non ci sarà mai una sera uguale all’altra – spiega Guiducci – perché il senso delle parole vive proprio nella trasformazione». Le prove partiranno subito dopo le feste natalizie nei laboratori del Teatro Franco Parenti. Ancora nulla si sa sugli effetti scenici o gli arrangiamenti musicali ma sarà solo allora che capiremo se questo esperimento riuscirà davvero a colmare quel vuoto tra pagina scritta e scena.
Il debutto è fissato a Milano tra aprile e maggio 2026. Da lì – fanno sapere gli organizzatori – si valuterà se portare lo spettacolo anche in altre città italiane. Per ora resta tanta attesa attorno a questa sfida artistica, dove le parole non resteranno più confinate sulla pagina ma proveranno a vivere davvero sul palco.





