Palermo, 5 novembre 2025 – A Villa Zito si accende un dialogo intenso tra antico e moderno. Dal 7 novembre al 26 gennaio 2026, la mostra “Metavisioni” mette a confronto le opere classiche della pinacoteca con i lavori del pittore catalano Jorge R. Pombo. L’evento, promosso da Fondazione Sicilia, invita a riscoprire la tradizione artistica con uno sguardo nuovo, intrecciando passato e presente in un percorso che non lascia indifferenti.
Tra memoria e presente: un viaggio dentro l’arte
Nel cuore di Palermo, le sale di Villa Zito ospitano undici opere di Pombo, artista noto a livello internazionale per la sua capacità di rileggere i grandi maestri. Sette di queste opere sono rielaborazioni di dipinti della collezione permanente: spiccano le interpretazioni di due artisti del Seicento, Mattia Preti e Luca Giordano, e cinque vedute di Francesco Lojacono, il paesaggista palermitano dell’Ottocento.
Il percorso si muove tra tele che oscillano tra rispetto per l’originale e voglia di superarlo. Pombo, come racconta il curatore Sergio Intorre, “entra in dialogo con la storia, ma ne ribalta i presupposti, cancellando le distanze temporali e trasformando la memoria in qualcosa di vivo”. Il risultato è una pittura fatta di pennellate dense, colori sovrapposti e dettagli che spuntano come lampi nella nebbia del tempo.
La “Natività” di Caravaggio torna a parlare
Tra i momenti più attesi c’è la versione personale di Pombo della celebre “Natività” di Caravaggio, il capolavoro rubato dall’Oratorio di San Lorenzo nel 1969 e mai più ritrovato. L’artista affronta il tema con rispetto, ma senza paura di osare, restituendo a Palermo un’immagine che è al tempo stesso omaggio e provocazione. La tela ha già attirato l’attenzione degli esperti e di chi, in città, non ha mai smesso di sperare nel ritorno dell’originale.
Accanto a questa, si possono ammirare tre pannelli preparatori inediti, mai visti prima, legati a un progetto sulla Cappella Sistina di Michelangelo. Sono studi che mostrano come Pombo lavora: strati di colore, ripensamenti, tentativi di cogliere il significato più profondo di alcune delle immagini più famose della storia dell’arte.
Un confronto che attraversa i secoli
“Metavisioni” non è solo un confronto tra stili o epoche. Come sottolinea la Fondazione Sicilia, l’obiettivo è “far riflettere sul ruolo della tradizione nell’arte di oggi”. Chi visita la mostra può osservare i dipinti originali della pinacoteca – i paesaggi luminosi di Lojacono, le scene sacre di Preti e Giordano – accanto alle versioni di Pombo, che ne mette in luce tensioni e ambiguità.
“Ci sono artisti che parlano con la storia, altri che la mettono a nudo per mostrarne le zone d’ombra”, spiega ancora Intorre. “Pombo è tra questi ultimi: la sua pittura nasce dall’incontro diretto con la tradizione, ma la rovescia”. Camminare tra le sale di Villa Zito diventa così un’esperienza coinvolgente, dove ogni quadro sembra chiedere al visitatore cosa significa davvero ricordare.
Orari e informazioni utili
La mostra è aperta dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19. L’ingresso è gratuito per gli studenti delle superiori e per gli under 25; il biglietto intero costa 8 euro. Per informazioni e prenotazioni si può contattare la segreteria della Fondazione Sicilia o visitare il sito ufficiale di Villa Zito.
In città l’attesa si fa sentire: tra gli appassionati d’arte si scambiano opinioni e curiosità. “È un’occasione per vedere come il passato riesca ancora a parlare al presente”, confida una guida museale durante i preparativi. Ed è proprio in questo scambio, spesso sorprendente e mai scontato, che sta il vero cuore di “Metavisioni”.





