Cagliari, 4 dicembre 2025 – Andrea Pilloni, scrittore cagliaritano che da anni vive a Stoccolma, torna oggi in libreria con il suo secondo romanzo, edito da una piccola casa milanese. Il libro, intitolato “Nel blu della sera”, evoca atmosfere sospese e un legame delicato con la sua terra d’origine. Dopo due anni dall’esordio, che lo aveva fatto notare per uno stile chiaro e introspezioni mai scontate, Pilloni torna a raccontare storie di spostamenti e radici. “Alla fine, sono sempre partito da un’assenza”, confida al telefono poco dopo mezzogiorno, mentre fuori dalla finestra la neve cade lenta.
Il ritorno letterario di Andrea Pilloni
Nel nuovo romanzo, ambientato tra le vie di Cagliari e i quartieri residenziali di Stoccolma, Pilloni intreccia storie di migrazione e radicamento. Il protagonista, Elia, è un uomo diviso tra l’infanzia passata nel quartiere di Stampace e una vita svedese fatta di silenzi e abitudini ripetute. “Ho cercato di raccontare quel senso di spaesamento che senti vivendo lontano da casa – spiega l’autore – le piccole cose che ti mancano, i gesti quotidiani che improvvisamente sembrano nuovi”. Il romanzo, uscito ufficialmente questa mattina, è già disponibile sia in versione cartacea sia come e-book.
Una pubblicazione attesa: dati e reazioni
La prima tiratura conta 2.000 copie: numeri contenuti ma coerenti con le aspettative dell’editore milanese, Editrice Darsena. “Pilloni ha un pubblico fedele soprattutto in Sardegna e tra gli italiani che vivono in Scandinavia”, racconta Carlo Mezzadri, responsabile editoriale. I lettori sardi hanno accolto l’uscita con una valanga di post sui social, carichi di nostalgia e orgoglio: “Il suo modo di scrivere mi riporta a quei pomeriggi passati al Poetto”, commenta Francesca, una delle prime a ricevere la copia prenotata.
Temi e narrazione tra due mondi
In “Nel blu della sera” – 256 pagine, prezzo di copertina 17 euro – il tema del ritorno non ha mai un punto fermo. Elia si muove tra i caffè svedesi e le vecchie osterie cagliaritane, parlando con figure che appaiono e spariscono: la madre rimasta sull’isola, un amico d’infanzia, la vicina a Stoccolma che ascolta solo Fabrizio De André. Pilloni alterna capitoli brevi a lunghe pause riflessive. “Non mi interessa tanto la trama quanto la voce del personaggio”, spiega. È lì che si capisce: ogni luogo è soprattutto uno stato d’animo.
Tra Sardegna e Svezia: lo sguardo dell’autore
Pilloni – nato nel 1985, laureato in lettere moderne a Cagliari e trasferitosi in Svezia per lavoro otto anni fa – non nasconde una certa nostalgia per la sua città natale. Ma racconta anche come la distanza gli abbia aperto nuove prospettive: “Stando lontano dalla Sardegna riesco a vederla più chiaramente. Anche le cose che prima non sopportavo ora mi appaiono diverse”. Lavora come traduttore tecnico per una multinazionale a Solna. Scrive di notte o durante le pause pranzo, appuntando frasi su un taccuino grigio (“ormai consumato”) che porta sempre nello zaino.
Critica e prospettive future
Le prime reazioni della critica sono prudenti ma positive: “Pilloni conferma una voce originale nel panorama della narrativa italiana under 40”, scrive il blog Letterature Marginali nella recensione pubblicata ieri sera. Non è prevista alcuna presentazione ufficiale nel breve periodo – almeno in Italia. Ma l’autore annuncia: “Tornerò a Cagliari per qualche incontro dopo l’Epifania. E magari anche a Milano”. Intanto i lettori aspettano: “Un libro che sa di mare e neve”, commenta Claudia sui social; giovane lettrice di Oristano.
Un percorso in crescita
“Nel blu della sera” segna così un nuovo passo nella carriera di Andrea Pilloni. Una storia che parla di identità, migrazione e quella nostalgia inevitabile per chi parte. Da Cagliari a Stoccolma passando per la memoria: è qui che si muove la narrativa dell’autore cagliaritano. Le copie sono già disponibili in alcune librerie indipendenti e negli store online. E chissà se questa volta Elia riuscirà davvero a tornare a casa – almeno fra le pagine del libro.





