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Battiato al Maxxi: mostra esclusiva dal 31 gennaio 2026 tra arte, musica e spiritualità

Roma, 23 dicembre 2025 – Franco Battiato torna a calcare il palco, o meglio, rinasce sul palcoscenico con “L’altra vita”, una serie di appuntamenti in programma dal 31 gennaio al 26 aprile 2026 a Roma. Un omaggio intenso e trasversale, ospitato al Teatro Argentina, che ripercorre la vita e l’arte di uno dei più grandi autori della musica italiana. Proprio qui, dove Battiato – filosofo, musicista e cantautore – aveva calcato le tavole negli anni Ottanta. La città si prepara così, tra attesa e discrezione, a riscoprire il suo straordinario lascito.

“L’altra vita”: un omaggio vero a Franco Battiato

L’altra vita” non è un concerto-tributo come tanti. È un viaggio tra musica, poesia e riflessioni filosofiche. Dietro c’è un gruppo di musicisti e artisti, tra cui la regista Paola Cortellesi e il compositore Giovanni Sollima. L’obiettivo? Restituire parola dopo parola, nota dopo nota, l’essenza profonda di Battiato. La direzione artistica del teatro ha confermato che prenderanno parte anche studiosi di filosofia contemporanea. Un modo per mettere in luce le “altre vite” – quelle interiori e biografiche – che hanno segnato il suo percorso.

Il calendario completo non è ancora stato svelato, ma fonti vicine all’organizzazione assicurano che saranno riproposti pezzi iconici come “La Cura”, “Centro di gravità permanente” e “Prospettiva Nevskij”. Senza tralasciare brani meno noti e testi inediti. Valentina Paggiaro, curatrice del progetto, spiega: “Vogliamo far emergere la profondità spirituale e intellettuale di Franco, senza cadere in semplificazioni o retorica”.

Un filosofo in musica: l’eredità complessa di Battiato

Il titolo – “L’altra vita” – non è scelto a caso. Rievoca quel dualismo che attraversa tutta l’opera di Battiato: musica d’autore, elettronica sperimentale, mistiche orientali. Elementi sospesi tra visibilità e silenzio. Non solo canzoni quindi, ma veri frammenti di pensiero che hanno lasciato un segno anche fuori dall’Italia.

“Sarà una rassegna – racconta Giovanni Sollima – che vuole entrare nella dimensione meditativa delle sue opere. Ascoltare i suoi testi oggi significa tornare alle grandi domande sull’esistenza”. Il pubblico romano si troverà davanti a un repertorio che ha sempre sfidato definizioni semplicistiche. Un’eredità ancora viva e discussa sia dagli studiosi sia dai fan.

Teatro Argentina: il palco della memoria

La scelta del Teatro Argentina non è casuale. È uno dei teatri storici della città e si presta perfettamente a eventi che intrecciano passato e presente. Proprio qui Battiato aveva presentato alcune sue opere teatrali e sperimentali negli anni Ottanta e Novanta. “Sembra ancora di sentire l’eco della sua voce sulle tavole del palco”, racconta uno dei tecnici del teatro. Dal 31 gennaio (con spettacoli soprattutto il giovedì e il sabato) gli spettatori potranno muoversi tra installazioni audiovisive, letture sceniche e momenti musicali dal vivo.

I biglietti saranno in vendita dal 7 gennaio. I prezzi partono da 22 euro per la platea fino ai 40 euro per le prime file, secondo quanto riportato dal sito ufficiale del teatro.

Attese alte tra fan e intellettuali

La notizia circola già tra gli appassionati battiateschi: sui social si leggono tanti messaggi pieni d’attesa. “Finalmente qualcosa che va oltre il semplice ricordo”, scrive Marco, insegnante di filosofia a Trastevere. C’è chi cita versi a memoria, chi condivide vecchie foto dei concerti romani. Anche l’Università La Sapienza ha annunciato un ciclo di seminari sulla filosofia di Battiato durante la rassegna.

Sarà “un viaggio collettivo nella memoria”, dice la direttrice artistica Cortellesi. Ma non mancano voci caute: “Rendere giustizia a un autore così complesso è sempre una sfida”, avverte il critico musicale Andrea Vivaldi.

Un appuntamento per chi cerca risposte

In fondo “L’altra vita” promette di essere più di un semplice tributo postumo. È una ricerca personale e collettiva su cosa resta dell’opera quando l’autore se ne va via. Dal 31 gennaio al 26 aprile 2026 chi varcherà la soglia del Teatro Argentina potrà ascoltare Battiato con orecchie nuove. Forse solo allora capiremo perché certi versi ci restano dentro per tanto tempo.

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