Milano, 8 dicembre 2025 – Mattinata di paura nel quartiere Bicocca, dove un autista dell’ATM di Milano è stato aggredito intorno alle 7.40, vicino al capolinea della linea 87. Secondo sindacati e prime ricostruzioni della polizia, l’uomo ha riportato ferite al volto e un danno a un orecchio dopo una lite con un passeggero.
L’episodio è avvenuto tra le pensiline affollate di via Breda, mentre la città si svegliava per un’altra giornata di lavoro. Il conducente – 48 anni, in servizio da più di vent’anni – avrebbe chiesto a un utente di rispettare le regole per salire sul bus. Da lì la situazione è degenerata: il passeggero lo ha colpito con forza al volto. Sul posto sono arrivati subito i sanitari del 118, che hanno portato l’uomo al pronto soccorso del Niguarda. Le sue condizioni sono serie, ma non è in pericolo di vita.
La notizia ha fatto il giro tra i colleghi dell’ATM, molti dei quali hanno espresso rabbia e sgomento nelle chat interne. È l’ennesima aggressione a chi lavora sui mezzi pubblici milanesi. “Non si può più accettare che si venga picchiati solo per aver chiesto il rispetto delle regole”, dice Francesco Ratti, delegato della Filt-Cgil. Ratti chiede “una risposta netta da parte dell’azienda e delle istituzioni. I violenti devono essere tolti subito dal servizio: la sicurezza del personale non può essere messa in secondo piano”.
Anche Paolo Bertoli, segretario della Uil Trasporti Lombardia, sottolinea che “gli episodi come questo aumentano ogni giorno. Proteggere autisti e controllori deve diventare una priorità concreta, non solo parole”.
Non è un caso isolato. Da gennaio 2025, secondo i dati forniti dall’ATM, sono oltre 60 le aggressioni contro conducenti e controllori sulle linee urbane milanesi. “In media ogni settimana uno dei nostri finisce al pronto soccorso”, racconta una fonte interna all’azienda. Numeri che preoccupano sia i lavoratori sia le forze dell’ordine: “Serve fare davvero prevenzione – spiegano dalla Questura – e aumentare la presenza ai capolinea”.
Intanto la polizia locale sta raccogliendo le dichiarazioni dei passeggeri presenti questa mattina a Bicocca. Sembra che l’aggressore sia fuggito subito dopo il fatto. Alcuni testimoni lo descrivono come un uomo sulla quarantina, capelli scuri e giubbotto grigio, ma per ora non ci sono elementi certi per identificarlo. Gli agenti stanno esaminando anche le immagini delle telecamere poste vicino al bus e lungo via Breda fino a viale Sarca.
A poche ore dall’accaduto arriva la presa di posizione ufficiale del Comune di Milano. L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli dichiara: “La sicurezza sui mezzi pubblici resta una priorità assoluta. Stiamo lavorando con ATM e le forze dell’ordine per intensificare i controlli e proteggere autisti e passeggeri”. Dall’azienda fanno sapere che “ogni episodio viene seguito con grande attenzione: il collega sarà assistito sia dal punto di vista medico sia psicologico”.
Tra chi ogni giorno guida linee come la 87 si respira stanchezza e preoccupazione. Andrea, alla guida da dodici anni, racconta: “Ultimamente – soprattutto nelle zone periferiche – la tensione cresce sempre di più. Anche chiedere il biglietto può diventare un rischio”. Chiara, collega sulla stessa tratta, aggiunge: “Serve una presenza maggiore delle forze dell’ordine ai capolinea. Senza questo diventa complicato lavorare”. Dietro c’è il timore che simili episodi possano ripetersi.
La polizia continua a indagare mentre l’autista resta ricoverato per controlli approfonditi. Milano si interroga ancora su dove stia il confine tra il diritto a muoversi liberamente e quello alla sicurezza di chi ogni giorno fa muovere la città sui mezzi pubblici.
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