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Weekend d’arte in Italia: da de Chirico a Kandinsky, Warhol a Kounellis e Helen Chadwick a Firenze e Milano

Milano, 26 novembre 2025 – **Un incontro inedito tra Andy Warhol e Jannis Kounellis** prende vita a Milano, mentre a **Firenze si apre una grande retrospettiva su Helen Chadwick**. Due mostre diverse per stile e linguaggio, ma entrambe capaci di raccontare le inquietudini e le trasformazioni dell’arte contemporanea. È un momento in cui il presente si riflette attraverso nuovi spazi e modi di esprimersi.

## **Milano, Warhol e Kounellis: tra icone pop e materia concreta**

A due passi dal Duomo, nelle sale di **Palazzo Reale**, da stamattina apre al pubblico la mostra “**Dialoghi oltre il tempo. Warhol e Kounellis**”. Curata da **Francesca Pola**, l’esposizione mette a confronto due universi: da un lato la serialità “industriale” di Warhol – con le sue serigrafie dai colori piatti, le Marilyn e le Campbell’s Soup –, dall’altro la materia ruvida e povera delle installazioni di Kounellis. In una delle sale principali spicca “Nine Jackies” di Warhol (1964), affiancata da una porta bruciata firmata Kounellis: un accostamento che colpisce per la sua tensione silenziosa.

Non è certo la prima volta che questi due artisti condividono lo stesso spazio espositivo. Ma come sottolinea la direttrice del museo, **Maria Grazia Bellisario**, “qui si cerca davvero un dialogo: immagini e oggetti, materia e simulacro si guardano negli occhi e si interrogano”. L’esposizione resta aperta fino al 23 febbraio 2026. Oltre **sessanta opere** arrivano da musei internazionali come la Tate di Londra o il MoMA di New York, oltre che da collezioni private italiane. Il biglietto costa **15 euro**, con riduzioni per studenti e over 65.

## **Firenze omaggia Helen Chadwick: corpo, identità e provocazione**

Intanto a Firenze, al **Centro Pecci**, debutta “**Helen Chadwick. The Flesh of Thought**”, la prima grande retrospettiva italiana dedicata alla celebre artista britannica scomparsa nel 1996. Il percorso – aperto fino al 2 marzo – racconta le tappe più coraggiose della sua ricerca: dai lavori fotografici degli anni Ottanta come “Ego Geometria Sum” alle installazioni realizzate con materiali organici, cera e oro, spesso fonte di polemiche all’epoca.

Come spiega una delle curatrici, **Elena Volpato**, “Chadwick ha anticipato molti dei dibattiti attuali su genere, identità e corpo. Le sue opere hanno scatenato discussioni molto accese in Inghilterra; qui a Firenze vogliamo raccontarle senza filtri”. Tra i pezzi più controversi c’è “Carcass”, una scultura fatta con petali di fiori in decomposizione accanto a grandi fotografie del corpo femminile.

La mostra prevede anche workshop per le scuole e incontri con studiosi internazionali. L’ingresso è gratuito per gli under 18. “Le prenotazioni online sono andate a ruba in pochi giorni”, racconta la responsabile delle relazioni con il pubblico del Pecci. L’allestimento gioca su video interattivi e pareti rivestite di velluto viola: un omaggio ai materiali cari all’artista.

## **Milano e Firenze: due sguardi sul presente dell’arte**

Oggi Milano e Firenze diventano punti di riferimento per chi vuole capire dove sta andando l’arte contemporanea. Da una parte il confronto tra pop art e arte povera sui temi del consumismo e della memoria industriale; dall’altra la body art femminista che parla soprattutto alle nuove generazioni, più giovani o semplicemente curiose.

“Non sono mostre da vedere distrattamente”, commenta lo storico dell’arte **Giulio Panza** dopo l’anteprima stampa a Milano. “Warhol e Kounellis sembrano lontani anni luce ma alla fine ci chiedono tutti: quanto resta umano davanti alla ripetizione? E Chadwick lo conferma con i suoi corpi fragili”.

Gli organizzatori prevedono un’affluenza importante nei primi weekend: a Palazzo Reale sono già stati venduti più di **10 mila biglietti in anticipo**, segno che il pubblico milanese ama ancora mettere a confronto linguaggi diversi. A Firenze il flusso è costante anche grazie agli ingressi gratuiti riservati alle scuole.

## **Quando l’arte contemporanea parla al pubblico**

Queste due mostre – così diverse ma anche complementari – sembrano intercettare un bisogno diffuso: capire cosa ci fa ancora sentire parte del presente. Warhol, Kounellis e Chadwick hanno costruito immagini capaci di sorprendere chi guarda.

“Il bello è quando ti fermi davanti a un’opera che sembra guardarti dentro”, confida una visitatrice poco prima dell’apertura a Milano. Un pensiero semplice che racconta bene l’atmosfera di queste settimane: tra serigrafie vivaci, materiali consumati dal fuoco e corpi reinventati, Milano e Firenze tornano a essere crocevia vivi dell’arte europea.

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