Venier e Ricciarelli rendono omaggio a Baudo nella camera ardente - ©ANSA Photo
L’aria era carica di emozione e nostalgia giovedì scorso, quando Katia Ricciarelli e Mara Venier sono arrivate sottobraccio alla camera ardente di Pippo Baudo, allestita al Teatro delle Vittorie di Roma. Questo luogo simbolico ha ospitato per decenni i momenti più importanti della carriera del conduttore, ora trasformato in un tributo affettuoso a una delle figure più amate dello spettacolo italiano.
All’entrata, le due celebri donne della televisione italiana hanno abbracciato calorosamente Roberto Sergio, il direttore generale della Rai, un gesto che sottolinea il profondo legame tra gli artisti e l’azienda di Stato. La Rai ha avuto un ruolo centrale nella carriera di Baudo, contribuendo a plasmare la televisione italiana e portando sul piccolo schermo alcuni dei programmi più iconici della storia.
Nello spazio dedicato alla camera ardente, il feretro di Pippo Baudo era adagiato sul fondo di un elegante sipario rosso, circondato da un tripudio di rose rosse, simbolo di amore e rispetto. Accanto alla bara, uno schermo televisivo proiettava una carrellata di immagini che ripercorrevano la carriera del conduttore, dalle sue prime apparizioni in tv fino agli indimenticabili momenti di Domenica In e Fantastico. Queste immagini non solo hanno rievocato la sua carriera straordinaria, ma hanno anche richiamato alla memoria i sorrisi e le emozioni che ha regalato al pubblico italiano per oltre cinquant’anni.
Tra le corone di fiori che circondavano il feretro, spiccavano quelle inviate da importanti istituzioni e personalità, tra cui:
La presenza di un picchetto di carabinieri in alta uniforme ha conferito un ulteriore senso di solennità all’evento, sottolineando il rispetto e la riconoscenza che il Paese nutre nei confronti di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella cultura italiana.
Mara Venier e Katia Ricciarelli, sedute nello spazio riservato alla famiglia, hanno condiviso momenti di intimità e commozione. Hanno abbracciato la figlia di Baudo e la sua assistente, un gesto che rappresenta non solo la solidarietà tra colleghi, ma anche la vicinanza umana e affettiva in un momento di grande tristezza. La loro presenza alla camera ardente è stata un omaggio non solo alla carriera di Baudo, ma anche alla persona, al maestro che ha saputo emozionare e intrattenere generazioni di italiani.
Tra i primi ad arrivare al Teatro delle Vittorie c’era anche Antonio Tajani, il Ministro degli Esteri, che ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Baudo, sottolineando l’importanza del suo contributo al panorama culturale italiano. Altri volti noti, come Giorgio Assumma, Gigi Marzullo e Gloria Guida, hanno reso omaggio al conduttore, testimoniando la stima e l’affetto che circondava la figura di Baudo.
Pippo Baudo, nato il 7 giugno 1936 a Militello in Val di Catania, è stato un pioniere della televisione italiana e un innovatore nel campo dell’intrattenimento. La sua carriera è stata costellata di successi e riconoscimenti. È stato il primo conduttore a portare il Festival di Sanremo a un nuovo livello di popolarità e ha saputo mescolare abilmente musica, comicità e attualità nei suoi programmi. La sua capacità di coinvolgere il pubblico e di creare un’atmosfera familiare lo ha reso un personaggio amato da tutti, dai giovani agli anziani.
Nonostante la sua scomparsa avvenuta il 20 dicembre 2022, il suo spirito e il suo talento continuano a vivere attraverso i programmi e le produzioni che ha creato. La camera ardente è stata un momento di riflessione e celebrazione, non solo della sua vita, ma anche del suo impatto duraturo sulla televisione italiana. La presenza di Ricciarelli e Venier, donne forti e di successo nel mondo dello spettacolo, riflette il legame che unisce le generazioni di artisti e la comunità della televisione, unita nel ricordo e nella celebrazione di una leggenda.
La camera ardente si è rivelata, quindi, non solo un luogo di saluto, ma anche un’importante occasione per riconoscere il valore della storia della televisione italiana e il ruolo centrale che Baudo ha avuto nel suo sviluppo. Le emozioni espresse da coloro che hanno partecipato sono state il segno tangibile di quanto Pippo Baudo fosse amato e rispettato, non solo come professionista, ma anche come uomo.
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