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Un’oasi antismog al cuore del colosseo

La bellezza di Roma si arricchisce di un nuovo spazio verde, l’oasi Aurum coronarium, recentemente inaugurata al Parco Archeologico del Colosseo. Questo progetto, realizzato grazie alla sponsorizzazione tecnica del Gruppo Editoriale Gedi, rappresenta un passo significativo nella lotta contro l’inquinamento e per la resilienza della capitale italiana di fronte alla crisi climatica. L’oasi è situata lungo le pendici meridionali del Palatino e si propone di offrire un ambiente accogliente per i visitatori, contribuendo al progetto di piantumazione antismog avviato nel 2020.

un intervento per l’ecosostenibilità

La direttrice del Parco, Alfonsina Russo, evidenzia l’importanza di questo intervento nel contesto della sostenibilità e della tutela della biodiversità. Sin dalla sua istituzione, il Parco Archeologico del Colosseo ha mirato a diventare non solo un’attrazione turistica di richiamo mondiale, ma anche un modello di sostenibilità. Con l’oasi Aurum coronarium, il parco intende accogliere i visitatori in uno spazio che offre comfort e riparo, contribuendo attivamente alla creazione di un ambiente più sano.

caratteristiche dell’oasi

L’oasi è stata progettata per integrarsi armoniosamente con il paesaggio circostante e presenta diverse caratteristiche significative:

  1. Barriere vegetali: Sono state realizzate due barriere vegetali di cento metri lineari lungo via dei Cerchi, un primo passo per un ambiente più verde.
  2. Area di sosta: Sotto un pergolato, i visitatori possono trovare un’accogliente area di sosta, con panchine in tufo e travertino.
  3. Informazioni sulle piante: Cartelli esplicativi raccontano la storia e la funzione delle piante presenti, creando un collegamento tra natura e cultura.

un progetto che guarda al futuro

Il nome dell’oasi trae ispirazione dall’affresco “offerta di corone auree alla Madonna” presente nella parete Palinsesto di Santa Maria Antiqua, evocando un legame simbolico con la storia e la cultura romana. L’inaugurazione dell’oasi è prevista per il 19 dicembre, grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Questo investimento non solo migliora l’estetica della zona, ma offre anche un contributo concreto nel contrastare l’inquinamento atmosferico, sempre più preoccupante nelle aree urbane.

L’intervento del Gruppo Editoriale Gedi non è casuale; l’azienda è impegnata quotidianamente su temi come sostenibilità, ambiente e parità di genere. La creazione dell’oasi Aurum coronarium si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione delle aree verdi e di promozione di pratiche sostenibili nel patrimonio archeologico romano.

In un mondo afflitto dalle conseguenze del cambiamento climatico, iniziative come questa dimostrano che è possibile coniugare cultura, storia e sostenibilità. L’impatto positivo di simili progetti è duplice: si crea un ambiente più sano per i visitatori e si promuove una maggiore consapevolezza riguardo all’importanza della tutela dell’ambiente e della biodiversità. Con l’inaugurazione dell’oasi Aurum coronarium, Roma si conferma come una delle capitali della cultura mondiale e un faro di innovazione e sostenibilità, pronta a rispondere alle sfide ambientali del nostro tempo.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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