Un murale a Piazza Armerina per celebrare Rocco Chinnici - ©ANSA Photo
Questa mattina, Piazza Armerina, un comune situato nella provincia di Enna in Sicilia, ha accolto con entusiasmo l’inaugurazione di un murale dedicato al giudice Rocco Chinnici, una figura iconica nella lotta contro la mafia. L’opera, che si erge in una zona periferica della città, è stata realizzata da un talentuoso trio di artisti locali: Giuseppe Liguori, Corrado Militello e Concetto Arancio. Questi artisti, noti per la loro capacità di unire arte e messaggi sociali, avevano già guadagnato attenzione con un precedente murale che omaggia Boris Giuliano, il capo della squadra mobile di Palermo assassinato nel 1979, situato proprio dall’altro lato della strada.
Rocco Chinnici, nato a Palermo nel 1929 e assassinato nel 1983, è ricordato non solo come un magistrato, ma come un simbolo di coraggio e determinazione nella lotta contro la criminalità organizzata. Il suo lavoro ha portato a importanti processi contro la mafia e ha ispirato generazioni di giudici e attivisti. L’inaugurazione del murale avviene nel contesto del progetto “Arte e legalità”, finanziato dall’Assemblea regionale siciliana, che si propone di riqualificare le aree marginali e promuovere la street art come mezzo per avvicinare i cittadini all’arte e alla cultura della legalità.
La scelta di Piazza Armerina come sede dell’opera non è casuale. La città, conosciuta per i suoi splendidi mosaici romani e il patrimonio culturale, sta cercando di valorizzare anche il suo impegno sociale e civile. Il murale si inserisce in un progetto più ampio che coinvolge tutti i comuni siciliani, mirando a onorare gli eroi dell’antimafia e stimolare nuovi modelli turistici. In questo contesto, il murale di Chinnici rappresenta un richiamo a riflessioni profonde sulla legalità e sul coraggio civico.
Durante l’inaugurazione, la vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, Luisa Lantieri, ha sottolineato l’importanza del murale, definendolo “molto più di un’opera visiva. È un progetto ed un segno concreto di memoria viva e speranza”. Le sue parole risuonano forti, sottolineando il valore di ricordare figure come Chinnici, che hanno dedicato la loro vita alla giustizia. Lantieri ha aggiunto che l’eredità del magistrato vive oggi nelle nuove generazioni, un messaggio di speranza e di continuità nella lotta contro la mafia.
All’evento erano presenti diversi rappresentanti delle istituzioni e della comunità locale. Tra i partecipanti, l’eurodeputata Caterina Chinnici, figlia del magistrato, ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa, evidenziando quanto sia fondamentale mantenere viva la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la giustizia. Il sindaco della città, insieme al questore di Enna e ai rappresentanti delle forze dell’ordine, ha ribadito l’importanza di iniziative come queste nel rafforzare la comunità e l’impegno nella lotta contro la mafia.
La presenza degli alunni e degli insegnanti dell’Istituto Chinnici-Roncalli ha aggiunto una dimensione educativa all’evento. La dirigente scolastica ha curato un’esibizione che ha coinvolto i ragazzi, sottolineando l’importanza di educare le giovani generazioni ai valori della legalità e del rispetto. Questo aspetto educativo è fondamentale, poiché la lotta alla mafia non può prescindere dalla formazione di una coscienza critica nei più giovani.
Il progetto “Arte e legalità” non si limita alla realizzazione di murali, ma si propone di stimolare un vero e proprio movimento culturale che coinvolga la comunità. Attraverso la street art, si intende non solo abbellire le città, ma anche raccontare storie di coraggio e resistenza. Ogni murale diventa una narrazione visiva che invita alla riflessione, un modo per trasformare luoghi dimenticati in spazi di memoria e dialogo.
In Sicilia, la street art sta guadagnando sempre più attenzione come forma di espressione artistica e sociale. Artisti provenienti da diverse parti dell’Isola e anche da altre regioni italiane vengono attratti dalla possibilità di utilizzare i muri delle città come tele per raccontare storie di lotta, speranza e rinascita. Murali come quello dedicato a Rocco Chinnici non solo abbelliscono le aree urbane, ma fungono anche da catalizzatori per il cambiamento sociale, stimolando il dibattito su temi cruciali come la legalità e la giustizia.
Piazza Armerina, con il suo nuovo murale, si aggiunge così a un crescente numero di città siciliane che stanno abbracciando l’arte come strumento di riscatto sociale. L’opera di Chinnici diventa un faro di speranza e un richiamo alla responsabilità collettiva, un invito a non dimenticare il passato e a costruire un futuro migliore, libero dalla mafia e dalle sue influenze.
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