Dal 12 al 20 luglio 2025, Udine si prepara ad accogliere la 35a edizione di Udin&Jazz, un festival internazionale che rappresenta una pietra miliare nel panorama musicale italiano e non solo. Sotto la direzione di Euritmica, il festival si distingue per la sua capacità di unire artisti di fama mondiale e promuovere un messaggio di impegno civile e riflessione sociale. Quest’anno, il titolo “Generations” evoca non solo le diverse epoche del jazz, ma anche l’importanza delle nuove generazioni nel mantenere vivo questo linguaggio universale.
Il jazz, con le sue radici profonde nella storia afroamericana, è da sempre un simbolo di resistenza e libertà. Udin&Jazz 2025 si propone di esplorare questa memoria collettiva attraverso una serie di concerti, jam session e incontri che favoriranno il dialogo tra culture e idee. Il festival si apre in grande stile il 12 luglio al Castello di Udine, con l’esibizione del talentuoso Jacob Collier, uno dei più innovativi musicisti contemporanei, capace di fondere jazz, pop e soul in un’unica esperienza musicale.
artisti di spicco
Tra i nomi di spicco che si esibiranno durante questa settimana di celebrazioni musicali, spiccano:
- Herbie Hancock – Leggenda del jazz, le cui composizioni hanno influenzato generazioni di musicisti.
- Paolo Fresu & Omar Sosa – Un duo che unisce il mondo del jazz europeo e latino.
- Matteo Mancuso – Chitarrista emergente, considerato un prodigio della musica moderna.
- Isaiah Collier – Sassofonista, una delle promesse più luminose del jazz contemporaneo.
Un’importante novità di quest’edizione sarà l’omaggio a Amy Winehouse, che chiuderà il festival il 20 luglio con “Celebrating Amy”. Questa celebrazione non solo renderà omaggio alla musica della cantautrice britannica, ma servirà anche a riflettere su temi di fragilità e resilienza, che caratterizzano la sua vita e la sua arte.
impegno sociale
Oltre ai concerti, Udin&Jazz si distingue per la sua attenzione ai temi sociali. Sabato 12 luglio, il Parco Moretti ospiterà “Udin&Jazz for Freedom”, un evento speciale dedicato alla libertà e alla solidarietà, con la partecipazione di organizzazioni come Rime for Africa e Medici Senza Frontiere. Questo momento di musica e riflessione si propone di accendere i riflettori su situazioni di crisi, come quella che sta attualmente colpendo Gaza. È un segnale forte e chiaro che il festival non si limita a essere un evento di intrattenimento, ma si impegna a utilizzare la musica come strumento di denuncia e cambiamento.
Federico Pirone, assessore comunale alla Cultura, ha sottolineato l’importanza di un festival che va oltre la musica. “Udine deve essere orgogliosa di un festival che è molto più di musica: è un processo continuo di semina culturale”, ha dichiarato durante la presentazione dell’evento. In un contesto globale spesso segnato da conflitti e divisioni, il jazz emerge come un linguaggio capace di costruire ponti e promuovere una visione cosmopolita fondata sulla fraternità e sull’umanità condivisa.
una voce di speranza
Il direttore artistico Giancarlo Velliscig ha ribadito la missione del festival, sottolineando come il jazz non sia solo un’espressione estetica, ma anche un veicolo di storie, sofferenze e libertà. “Il jazz è un linguaggio che racconta la vita e invita alla riflessione. Apriamo il festival con uno spazio dedicato alla libertà e alla denuncia, perché in momenti come questo, la società civile non può restare in silenzio”, ha affermato Velliscig, evidenziando l’urgenza di affrontare questioni di rilevanza sociale attraverso l’arte.
Udin&Jazz non è solo un festival musicale, ma un vero e proprio laboratorio di idee, dove si intrecciano esperienze e visioni di un futuro migliore. La presenza di artisti di diverse estrazioni e culture offre un’opportunità unica per il pubblico di immergersi in un’atmosfera di condivisione e dialogo. Ogni concerto, ogni jam session diventa un momento di incontro, dove le differenze possono trasformarsi in ricchezze, in un clima di rispetto e apertura.
La programmazione del festival prevede anche una serie di incontri e approfondimenti che coinvolgeranno musicisti, esperti e appassionati, creando un ambiente fertile per la discussione su temi di grande attualità. La musica, in questo contesto, diventa un potente strumento di connessione e un mezzo per stimolare il pensiero critico.
In un’epoca in cui i valori di tolleranza e solidarietà sono messi a dura prova, Udin&Jazz si propone di essere una voce di speranza e un faro di bellezza. Con il suo programma ricco di eventi e la sua forte componente sociale, il festival di Udine si conferma un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti del jazz e della cultura, un momento in cui la musica diventa una forma di resistenza e un invito all’azione.