Roma, 15 dicembre 2025 – Ieri sera al Teatro Eliseo di Roma è andato in scena il tutto esaurito. Una platea variegata, fatta di famiglie, giovani e fedelissimi del teatro cittadino, ha seguito con crescente interesse l’ultimo spettacolo della stagione autunnale. La sala era già piena dalle 20:00, con un brusio sommesso e qualche sorriso trattenuto. Dietro le quinte, intanto, si sistemavano gli ultimi dettagli tecnici.
L’evento, atteso da settimane, ha visto i biglietti sparire in meno di un giorno. “Non capitava da tempo una richiesta così alta”, ha confidato poco prima dell’inizio uno degli addetti alla biglietteria. Chi non è riuscito a prendere posto si è dovuto accontentare delle foto e dei commenti pubblicati sui social dagli spettatori presenti. Il personale del teatro ha raccontato che sono arrivate anche telefonate da altre città – Firenze, Bologna, Napoli – segno che l’interesse non si è fermato ai confini di Roma.
Non era la prima volta che la compagnia faceva il pienone, ma ieri c’era qualcosa di diverso nell’aria. “Si sentiva che sarebbe stata una serata speciale”, ha detto una signora in seconda fila. Alle 20:45 le luci si sono spente e dopo un breve applauso spontaneo il pubblico si è fatto silenzioso.
La commedia moderna ispirata agli strani paradossi della vita di tutti i giorni ha preso subito per mano gli spettatori. Gli attori, ben affiatati, hanno portato in scena dialoghi vivaci e tempi comici precisi, regalando due ore di spettacolo tra risate genuine e qualche riflessione amara. In sala si notava chi rideva apertamente e chi invece ascoltava più attentamente le battute più taglienti.
Dopo il primo atto c’è stata la pausa: pochi minuti per sgranchirsi o scambiare due parole nel bar del foyer. Anche lì l’atmosfera era rilassata ma carica di energia. “Si capisce subito quando il cast è in forma”, commentava un uomo all’ingresso. Qualcuno ha chiesto se ci fosse la possibilità di un bis – voce poi smentita dalla produzione.
Il secondo atto ha preso una piega più intensa. Nei volti del pubblico si leggevano occhi lucidi e sguardi concentrati; un silenzio quasi palpabile ha accompagnato lo svolgersi della scena. Solo alla fine, con l’ultimo monologo del protagonista, il teatro è esploso in un lungo applauso che ha costretto gli attori a ben quattro uscite sul palco. “Questa serata resterà nella memoria”, ha detto il regista Paolo Marchetti dal microfono al termine dello spettacolo.
Appena calato il sipario sono arrivati subito i primi commenti sui principali social network. Sotto l’hashtag dedicato allo spettacolo sono comparse foto delle scenografie e messaggi entusiasti: “Da rivedere!”, scriveva una studentessa dell’università La Sapienza; “Qui si respira il vero teatro”, aggiungeva un altro su X. Anche volti noti presenti in sala non hanno mancato di elogiare lo spettacolo: l’attore Marco Gallo l’ha definito “un colpo di freschezza” per la stagione romana.
Fuori dal teatro, poco dopo le 23:00, piccoli gruppi continuavano a parlare tra via Nazionale e Piazza Esedra. C’era chi ricordava le battute preferite e chi già progettava un nuovo ritorno in primavera. Una signora con una sciarpa rossa ha sintetizzato così la serata: “In tempi veloci e superficiali come questi, qui dentro ci siamo ritrovati”.
Secondo i dati della Direzione del Teatro Eliseo, la stagione autunnale ha registrato un aumento del 18% degli spettatori rispetto all’anno scorso. Un segnale molto positivo per chi lavora nel settore culturale cittadino, che conferma come il pubblico voglia tornare a vivere gli spettacoli dal vivo dopo anni difficili segnati dalla pandemia.
La direttrice artistica Lucia Ferrari ha spiegato che puntare su titoli contemporanei e temi vicini alla realtà sta pagando: “Il pubblico romano vuole teatro – dice Ferrari – e noi cerchiamo di offrire proposte sempre più vicine ai loro gusti”. Nei prossimi mesi sono previste altre tre nuove produzioni con debutti tra gennaio e febbraio.
Fino al prossimo appuntamento resta negli occhi – forse anche nel cuore – quella strana magia che ieri sera ha avvolto per qualche ora il palcoscenico romano.
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