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Trieste trasforma i confini in arte: un museo a cielo aperto

Trieste, una città che si trova al crocevia di diverse culture e tradizioni, sta vivendo un momento di grande fermento culturale grazie all’iniziativa “Borderless”. Questa mostra fotografica a cielo aperto invita il pubblico a riflettere sul concetto di confine, presentando un’interpretazione innovativa che lo vede non come una barriera, ma come un luogo di incontro e scambio. Inaugurata recentemente, l’esposizione è il frutto di un dialogo attivo con Nova Gorica-Gorizia, designata capitale europea della cultura per il 2025.

l’arte come esperienza condivisa

Lungo via Cassa di Risparmio, in prossimità dell’Its Arcademy – Museum of Art in Fashion, sono state installate dieci gigantografie di giovani designer selezionati per il GO!2025 Borderless Award. Questi artisti provengono da vari paesi, tra cui:

  1. Clémentine Baldo (Francia)
  2. Momoka Sato (Giappone)
  3. Daniel Bosco (Canada)
  4. Silvia Acien Parrilla (Spagna)
  5. Shanon Poupard (Francia)
  6. Ju Bao (Cina)
  7. Marcel Sommer (Germania)
  8. Tomohiro Shibuki (Giappone)
  9. Mert Serbest (Turchia)
  10. Chelsea Jean Lamm (Germania)

Ognuno di questi designer ha interpretato il tema del “borderless” in modo unico, sfidando i limiti geografici e culturali e offrendo nuove prospettive sull’identità e sul senso di appartenenza.

un dialogo visivo tra artisti e pubblico

Il fotografo Massimo Gardone ha saputo catturare queste opere in modo suggestivo, trasformando la strada in una galleria d’arte a cielo aperto. L’esposizione non è solo un insieme di immagini, ma un’esperienza di introspezione che invita il pubblico a riflettere su come i confini possano essere visti come opportunità per connessione e crescita. Questo approccio è particolarmente significativo in un contesto come quello di Trieste, dove la storia ha spesso evidenziato tensioni e divisioni, ma anche momenti di grande integrazione culturale.

La mostra è il risultato di una collaborazione tra la Fondazione Its, il Comune di Trieste e la Regione Friuli Venezia Giulia. Mario Anzil, vicepresidente della Regione, ha sottolineato l’importanza della cultura di frontiera come avanguardia, paragonando questa iniziativa a esperienze artistiche simili in grandi capitali europee come Parigi e Londra. Trieste si prepara quindi a vivere un periodo di intensa attività culturale in vista della sua candidatura a capitale europea della cultura.

un laboratorio di idee

Barbara Franchin, presidente della Fondazione Its, ha dichiarato che la missione del museo è quella di espandere i propri confini, portando l’arte nel tessuto urbano. Questo approccio non solo rende l’arte più accessibile, ma incoraggia anche una riflessione collettiva sulle dinamiche sociali e culturali contemporanee. La scelta di portare l’arte nelle strade di Trieste rappresenta una chiara dichiarazione di intenti: l’arte deve essere un’esperienza condivisa, non limitata a spazi chiusi.

L’iniziativa “Borderless” si propone quindi come un laboratorio di idee, un punto di incontro tra artisti e pubblico. Le installazioni lungo la via offrono l’opportunità di un dialogo immediato, stimolando la curiosità di chiunque passi di lì. Questo ambiente stimolante contribuisce a creare una comunità artistica vivace e inclusiva, dove le differenze vengono celebrate e non temute.

Inoltre, l’idea di “borderless” si sposa perfettamente con la storia di Trieste, città che ha sempre rappresentato un crocevia di culture. La mostra invita i visitatori a considerare come la diversità possa essere una risorsa, piuttosto che una fonte di divisione. In questo panorama di innovazione culturale, Trieste si afferma come un laboratorio di idee, dove l’arte supera i confini fisici e metaforici, unendo le persone e invitandole a riflettere su cosa significhi far parte di una comunità globale.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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