Trevigiani brillano in una mostra di design e architettura - ©ANSA Photo
Treviso si prepara a ospitare una mostra di grande rilevanza culturale, dedicata ai protagonisti dell’architettura e del design della Marca negli ultimi sessant’anni. L’evento, intitolato “Differenti con metodo. Architetti e designer dallo Iuav: opere dal 1960 al 1990”, è promosso da [e]DesignFestival e si terrà presso il Museo Bailo dal 30 novembre al 23 febbraio. Questa iniziativa rappresenta un’importante opportunità per riflettere su come la formazione ricevuta presso lo Iuav di Venezia abbia influenzato e plasmato le carriere di diversi architetti e designer trevigiani.
Lo Iuav, Istituto Universitario di Architettura di Venezia, è storicamente riconosciuto come una fucina di talenti. Grazie alla presenza di illustri maestri italiani come Ignazio Gardella, Bruno Zevi, Giuseppe Samonà, Egle Trincanato e Carlo Scarpa, questo istituto ha contribuito a formare generazioni di architetti. Le influenze di figure internazionali come Frank Lloyd Wright, Le Corbusier e Louis I. Kahn si estendono oltre i confini del Veneto, arricchendo il panorama culturale italiano e contribuendo alla trasformazione del tessuto urbano, in particolare nel periodo del dopoguerra e durante gli anni del boom economico.
La mostra non si limita a presentare opere, ma intende anche celebrare le personalità di importanti architetti trevigiani, tra cui:
Questi professionisti hanno lasciato un segno indelebile nel panorama artistico e culturale. La mostra offre una panoramica delle loro opere attraverso fotografie, documenti d’epoca, schizzi, disegni e progetti originali.
L’allestimento della mostra è concepito in aree tematiche, ognuna delle quali esplora un aspetto specifico della formazione e della carriera degli architetti e designer coinvolti. Le sezioni includono:
Queste aree tematiche permetteranno ai visitatori di avere un’esperienza immersiva, evidenziando l’importanza e le influenze reciproche tra architetti e i loro progetti.
Un focus particolare sarà posto su alcuni progetti emblematici, come il Complesso Mulinetto di Treviso, opera di Luciano Gemin, che testimonia la cura del disegno e l’uso sapiente dei materiali. Anche il lavoro di Livia Musini, con le sue ville e interventi paesaggistici, sarà messo in luce, evidenziando la sua sensibilità nei confronti dell’architettura e del paesaggio.
Inoltre, la mostra offrirà l’opportunità di ammirare una selezione di oggetti d’arte, tra cui i vetri di Carlo Scarpa, collezionati da Gemin, e gli oggetti liberty di Vittorio Rossi. Questi elementi contribuiranno a creare un quadro completo del legame tra design, architettura e le influenze culturali che hanno caratterizzato il periodo in esame.
Questa esposizione rappresenta un’importante occasione per il pubblico di riscoprire e apprezzare il patrimonio architettonico e culturale di Treviso e della Marca, valorizzando figure che hanno avuto un ruolo fondamentale nella sua evoluzione. Non è solo un tributo a questi progettisti, ma anche un invito a riflettere su come la formazione e l’esperienza personale possano influenzare profondamente il lavoro creativo, contribuendo a dare forma al nostro ambiente e al nostro modo di vivere.
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