Tar boccia il ricorso e ferma il parco eolico di Sciacca: cosa significa per il futuro energetico della zona - ©ANSA Photo
Il recente rigetto del ricorso da parte del Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) di Palermo ha suscitato un acceso dibattito riguardo al progetto di un mega parco eolico a Sciacca, in provincia di Agrigento. La società Engie Grecanico Srl, attiva nel settore delle energie alternative, aveva presentato un progetto per l’installazione di sei aerogeneratori di notevoli dimensioni, ma ha dovuto fare i conti con le preoccupazioni espresse da enti locali e associazioni ambientaliste.
Il progetto prevedeva l’installazione di sei aerogeneratori alti 200 metri con un diametro rotatorio di 1,75 metri. Tuttavia, ha sollevato forti polemiche da parte di diverse entità locali, tra cui il comune di Sciacca, Italia Nostra e il WWF. Queste organizzazioni hanno messo in evidenza l’impatto visivo e ambientale che tali strutture avrebbero avuto sul paesaggio circostante. Calogero Segreto, presidente di Italia Nostra, ha dichiarato che le mega pale eoliche avrebbero “deturpato irrimediabilmente il paesaggio” attorno ai comuni limitrofi.
La commissione Via della Regione Siciliana ha giustificato il suo parere negativo sulla base di una relazione tecnica dell’ingegnere Mario Di Giovanna. Questa relazione ha evidenziato come la Sicilia avesse già superato gli obiettivi fissati nel piano energetico regionale fino al 2030. In particolare, erano stati autorizzati oltre 900 megawatt di nuovi impianti eolici, a fronte di una previsione di soli 362 megawatt. La decisione del Tar ha quindi preso in considerazione anche il potenziale impatto negativo sul patrimonio naturale, specialmente per quanto riguarda la tutela di specie protette di uccelli rapaci in via di estinzione.
Il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, ha accolto con entusiasmo la decisione del Tar, affermando che essa “tutela il nostro territorio dall’aggressione delle pale eoliche”. Questa affermazione evidenzia l’importanza di considerare le esigenze locali nella pianificazione di progetti energetici. La questione del bilanciamento tra sviluppo sostenibile e tutela del paesaggio è cruciale, e il caso di Sciacca rappresenta un esempio significativo delle tensioni tra esigenze economiche e ambientali.
In sintesi, il rigetto del ricorso di Engie Grecanico Srl rappresenta un passo importante nella gestione delle energie rinnovabili in Sicilia. Questo caso mette in luce la necessità di un approccio equilibrato che consideri non solo le esigenze energetiche, ma anche la protezione dell’ambiente e del paesaggio. La comunità di Sciacca continua a impegnarsi per la tutela del territorio, mentre l’attenzione si sposta su future iniziative che possano coniugare sviluppo sostenibile e rispetto per l’ambiente.
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