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Tagli ai fondi: a rischio il futuro del cinema indipendente e d’autore in Italia

Roma, 28 dicembre 2025 – Filippo Timi, uno dei volti più noti del cinema italiano, torna a farsi notare. L’attore, reduce dal noir firmato da Marta Mariotti, si prepara a tornare in tv con due nuove produzioni: “I delitti del Barlume” su Sky e “Kostas” su Rai, entrambe in arrivo a gennaio 2026. Due lavori che mostrano i suoi due volti: quello oscuro e quello più leggero, ironico. Da anni questa doppia anima segna la sua carriera.

Filippo Timi nel noir di Mariotti: ombre e fragilità in primo piano

Nel film diretto da Marta Mariotti – il cui titolo resta ancora segreto –, presentato in anteprima al Torino Film Festival a novembre, Timi è un commissario segnato da un passato difficile. Tra indagini complicate e ossessioni personali, il personaggio vive sospeso su un filo sottile. Le riprese, partite a marzo tra i vicoli di Torino e il quartiere San Salvario, hanno chiesto all’attore un coinvolgimento totale. “Ci sono ruoli che ti restano addosso anche di notte,” ha confessato Timi ai giornalisti dopo la proiezione. La regista sottolinea come la sua interpretazione sappia bilanciare tensione e umanità: “Filippo ha costruito un protagonista pieno di sfumature. Più lavoravamo insieme, più emergeva quella vulnerabilità sotto la corazza,” ha spiegato Mariotti in conferenza stampa.

Il noir arriverà nelle sale a febbraio 2026 e al Torino Film Festival è stato accolto con applausi lunghi. Il pubblico ha reagito subito ai dialoghi taglienti e alle svolte della storia, come raccontano i critici de La Stampa. Per Timi questa esperienza rappresenta un passo avanti nella sua collaborazione con registe emergenti; aveva già lavorato con Alice Rohrwacher e Laura Bispuri, ma qui – dice lui – “l’atmosfera era elettrica. Una tensione sottile che ti accompagna anche a casa”.

Ritorno su Sky: Timi riprende il ruolo di Massimo nei Delitti del Barlume

Se al cinema si immerge nei personaggi tormentati, la tv gli offre una dimensione più leggera. Dal 7 gennaio sarà ancora una volta Massimo Viviani nella nuova stagione de “I delitti del Barlume”, prodotta da Sky Original. Le riprese si sono svolte come sempre all’Isola d’Elba; la troupe è arrivata a Marciana Marina già a fine agosto. La serie continua a mescolare giallo e commedia in modo ormai collaudato.

“La cosa bella di tornare ogni anno è vedere come crescono insieme i personaggi,” ha raccontato Timi a Sky TG24 durante le pause sul set. Quest’anno la sceneggiatura – firmata anche da Marco Malvaldi, autore dei romanzi originali – punta ancora di più sugli equivoci e sulle indagini improvvisate dai vecchietti del Barlume. “Dopo tante stagioni rischi di ripeterti,” ammette l’attore, “ma qui c’è sempre qualcosa che sorprende”. La produzione ha avuto qualche problema con il maltempo di settembre che ha causato brevi stop alle riprese, ma le prime immagini promettono un ritorno fedele alla tradizione.

Kostas: Timi protagonista nel nuovo poliziesco Rai

Quasi in contemporanea, da metà gennaio esce anche “Kostas”, nuova serie Rai diretta da Giulio Manfredonia. La fiction è ambientata tra Bari vecchia e Salonicco e racconta un’indagine che mette insieme Italia e Grecia. Nel ruolo del detective Kostas Karalis, Timi affronta anche il dialetto pugliese in una trama ispirata a fatti di cronaca vera. “Volevo uscire dalla mia zona di comfort. Questo poliziotto non è un eroe senza difetti, ma una persona che sbaglia,” ha spiegato ai microfoni di Rai Cultura.

Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Il Messaggero durante una proiezione riservata a Roma, la serie punta su atmosfere notturne e temi sociali importanti: immigrazione, traffici nel Mediterraneo, storie piccole intrecciate al giallo principale. “Abbiamo cercato di mostrare l’umanità dietro le indagini,” spiega il regista Manfredonia. Per Rai Fiction si tratta anche di un tentativo di rinnovare il genere crime dopo il successo de “Il commissario Ricciardi”.

Una stagione intensa per Timi tra cinema e tv

Tre lavori in pochi mesi – un noir d’autore, una commedia corale e un poliziesco internazionale – confermano come per Filippo Timi sia sempre più sottile la linea tra cinema e televisione. Chi lo conosce lo considera “uno degli attori più versatili della sua generazione”, capace di passare dal teatro d’avanguardia alla fiction popolare senza perdere mai autenticità.

Alla fine della proiezione torinese, mentre firmava autografi davanti al Cinema Massimo poco prima delle 23, qualcuno gli ha chiesto dove si sentisse davvero a casa. Senza pensarci due volte ha risposto: “Mi interessa solo la verità dei personaggi. Il resto viene dopo”. Un attore che oggi – tra set notturni, pause caffè e battute improvvisate – sembra portare sempre con sé una storia nuova da raccontare.

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