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Sotto18+ Film Festival: Apertura con Best of Cannes e la Magica Notte dei Corti

Roma, 10 dicembre 2025 – Due eventi diversi, ma un unico filo che li unisce: il cinema che guarda avanti senza dimenticare il recente passato. Nel cuore dell’inverno, Roma si accende con Best of Cannes e la Notte dei corti, due appuntamenti che stanno animando le serate di chi sceglie di vivere il grande schermo in modo speciale.

Best of Cannes 2025: una selezione che fa parlare

Da oggi all’Auditorium Parco della Musica parte Best of Cannes, la rassegna che porta in città i film più significativi dell’ultimo Festival di Cannes. In programma, titoli di spicco come “La chimera” di Alice Rohrwacher, applaudito dalla critica per il suo equilibrio tra sogno e realtà, e il giapponese “Perfect Days” di Wim Wenders, che ha emozionato la Croisette lo scorso maggio.

La Fondazione Cinema per Roma, insieme a Institut français e all’Ambasciata di Francia, ha puntato su una line-up “che mette insieme voci nuove e registi affermati”. Ogni sera c’è un film diverso e l’occasione di incontrare i protagonisti: sono previsti dialoghi con il pubblico, come quello con la regista libanese Mounia Akl dopo “Costa Brava, Lebanon”.

Non manca l’attenzione ai più giovani: biglietti a prezzo ridotto per gli under 26 e uno spazio social dove lasciare commenti a caldo. “Volevamo aprire questa rassegna anche a chi di solito non frequenta i festival”, racconta Francesca Via, direttrice della Fondazione. E già ieri sera l’affluenza ha superato le aspettative: in sala studenti universitari, appassionati e qualche volto noto del cinema italiano.

La Notte dei corti: spazio ai nuovi talenti

Sempre a Roma, ma dall’altra parte del Tevere, al Teatro Palladium di Garbatella si tiene la Notte dei corti. Un evento dedicato alle nuove generazioni di registi con una maratona di cortometraggi selezionati tra più di 350 proposte arrivate da tutta Italia. Si comincia alle 20:30, ingresso libero fino a esaurimento posti.

I curatori sottolineano come “il corto stia diventando sempre più centrale nel cinema”, anche grazie alle piattaforme digitali. Un dato su tutti: lo scorso anno la produzione italiana di corti è cresciuta del 12%, secondo i numeri forniti dall’ANICA.

Durante la serata saranno assegnati tre premi principali – miglior corto, menzione speciale della giuria e premio del pubblico – più una menzione per il miglior attore under 30. Tra i lavori in gara spiccano “Rumore Bianco” di Marta Santi (Roma), un racconto sulle ansie post-pandemia, e “Fratelli d’inverno” di Luca Ronchi (Torino), storia di periferie e solidarietà.

“C’è voglia di raccontare l’Italia di oggi senza filtri”, commenta Marco Giallini, presidente della giuria e attore noto. “Il corto permette anche qualche rischio in più sullo stile”. I film selezionati saranno poi disponibili online sul sito ufficiale della manifestazione.

Il pubblico risponde: entusiasmo tra spettatori e addetti ai lavori

All’uscita dall’Auditorium Parco della Musica si respira un’atmosfera rilassata. Due giovani spettatori discutono ancora del film visto poco prima. “Non capita spesso di poter parlare con i registi dopo la proiezione”, confida Giulia, studentessa universitaria. Poco lontano, un operatore culturale annota: “Questi eventi creano comunità e avvicinano le persone”.

Anche gli addetti ai lavori apprezzano. Andrea Morini, programmatore per festival internazionali, racconta che appuntamenti come questi “sono una boccata d’aria per il cinema romano, che ha bisogno di occasioni per dialogare”.

Per quanto riguarda la Notte dei corti, già nelle prime ore sono arrivate oltre 800 richieste di accredito online. Numeri che confermano – dice il comunicato ufficiale – “l’interesse crescente verso il formato breve”.

Tra memoria e futuro: perché questi eventi contano davvero

Dopo anni difficili segnati dalla crisi delle sale, questa stagione vede tornare il pubblico nelle poltrone. Eventi come Best of Cannes e la Notte dei corti portano qualcosa di nuovo: storie lontane dai circuiti commerciali e la possibilità concreta di ascoltare voci giovani e sperimentare nuovi linguaggi.

“Il cinema resta un luogo d’incontro”, ribadisce Francesca Via dal foyer dell’Auditorium. Ecco allora qual è il vero senso di queste rassegne: non semplici vetrine ma laboratori vivi dove autori e pubblico si cercano e si trovano. Per qualche sera a Roma lo schermo torna davvero al centro dell’attenzione.

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