Sicilia approva la legge di stabilità: 1,2 miliardi per il futuro '26-'28 - ©ANSA Photo
Palermo, 6 giugno – Nel pomeriggio di oggi, la giunta regionale siciliana ha dato il via libera alla nuova legge di stabilità per il triennio 2026-2028. Un pacchetto da circa 300 milioni di euro di nuovi fondi che punta a rafforzare il lavoro stabile, sostenere gli investimenti e garantire risorse fresche agli enti locali. Complessivamente, il testo vale intorno a 1,2 miliardi di euro, contando anche i finanziamenti già in corso. Una mossa che segna un cambio di passo nelle politiche economiche dell’isola.
Al centro della legge, come ha sottolineato il presidente della Regione, Renato Schifani, ci sono misure concrete per spingere le assunzioni a tempo indeterminato. “Il lavoro e il mondo produttivo sono il cuore della manovra”, ha detto Schifani, evidenziando i 220 milioni di euro messi sul piatto per abbattere il costo del lavoro per le imprese. L’obiettivo? Far crescere il numero di contratti stabili, dando priorità alle aziende che legano le nuove assunzioni a investimenti produttivi.
Non solo lavoro. Nel testo ci sono anche 10 milioni di euro destinati a sostenere gli investimenti nelle nuove super Zes (Zone economiche speciali), aree pensate per stimolare lo sviluppo industriale e attirare capitali privati. A questo si aggiungono 15 milioni di euro per incentivare gli investimenti privati nel settore edilizio, considerato strategico per la ripresa dell’economia regionale.
La legge mantiene un forte sostegno agli enti locali. Ai Comuni andranno 350 milioni di euro per trasferimenti ordinari, più altri 115 milioni per investimenti. Le ex Province riceveranno invece 108 milioni come trasferimenti ordinari. Secondo la giunta, queste risorse serviranno a garantire la continuità dei servizi essenziali e a sostenere i progetti infrastrutturali sul territorio.
Non manca poi l’impegno sul fronte sociale. Tra le misure previste c’è un intervento mirato per avviare attività nelle zone con alto disagio sociale. “Non ci sfugge l’attenzione per il sociale”, ha detto Schifani, ricordando l’importanza di non lasciare indietro chi è più fragile.
L’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, ha spiegato la filosofia dietro la manovra: “Prevediamo interventi importanti per l’economia siciliana”. Il governo punta a far crescere l’occupazione stabile in tutte le imprese, soprattutto dove le nuove assunzioni si accompagnano a investimenti concreti.
Dagnino ha parlato di una “visione chiara”, che vuole mettere insieme “rigore e sviluppo, responsabilità e crescita”, restituendo ai cittadini i frutti del risanamento finanziario degli ultimi anni. “Dopo aver contenuto il disavanzo – ha aggiunto – ora è il momento di investire e rafforzare il lavoro stabile”.
La manovra, approvata oggi dalla giunta, ora passa all’Assemblea regionale siciliana. Fonti vicine alla presidenza dicono che il testo arriverà presto alle commissioni per l’esame dettagliato. Nel tardo pomeriggio, a Palazzo d’Orléans, si respirava un clima di cauto ottimismo: “È un segnale importante per la Sicilia”, ha confidato un assessore uscendo dalla riunione.
Resta da vedere come reagiranno le parti sociali e gli enti locali, chiamati a gestire risorse importanti in un momento delicato per l’economia dell’isola. Ma la strada indicata dalla giunta è chiara: puntare su lavoro stabile, investimenti mirati e sostegno ai territori. Solo così – ripetono negli uffici della Regione – si potrà davvero parlare di rilancio.
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