Napoli, 30 dicembre 2025 – Due operazioni della Guardia di Finanza, condotte ieri nel cuore di Napoli e nell’area vesuviana, hanno portato a diverse denunce e a un arresto. Un segnale chiaro del costante impegno delle forze dell’ordine nella lotta alla criminalità economica e al commercio illegale. Le attività si sono concentrate tra il centro e la periferia sud, puntando su reati finanziari e sul contrasto ai prodotti contraffatti.
Nel cuore di Napoli: scoperto un deposito di merce falsa
La prima azione è scattata all’alba, quando i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria hanno fatto irruzione in un locale di via Carbonara, a due passi dalla Stazione Centrale. Qui, dicono gli investigatori, è stato individuato un vero e proprio deposito clandestino di abbigliamento contraffatto. Dentro, stipati su scaffali metallici e in grossi scatoloni di cartone, c’erano oltre 2.000 capi tra borse, felpe e scarpe sportive.
Il titolare, un 38enne di San Giovanni a Teduccio, è stato denunciato per ricettazione e violazione delle norme sui marchi. Gli agenti hanno lavorato fino a tarda mattinata per completare il sequestro e mettere tutto in ordine. Secondo gli inquirenti, quei prodotti sarebbero finiti ai mercatini rionali o venduti online, canali che continuano a crescere come dimostrano gli ultimi dati della Guardia di Finanza.
Arresto a Torre del Greco: sequestrati contanti e documenti falsi
Nel pomeriggio, intorno alle 16:00, un’altra squadra è intervenuta a Torre del Greco, in via Nazionale. L’operazione nasce da una segnalazione anonima arrivata il giorno prima. In un appartamento al secondo piano di una palazzina degli anni Sessanta i militari hanno scoperto un laboratorio clandestino per la falsificazione di documenti e banconote.
Nel corso dell’intervento sono stati sequestrati oltre 15.000 euro in contanti, numerose carte d’identità false e strumenti per la stampa digitale. Un 47enne locale è stato arrestato con l’accusa di produzione e detenzione di materiale falso. Ora si trova nel carcere di Poggioreale in attesa dell’udienza di convalida.
Il colonnello Giovanni Pastore, comandante provinciale della Guardia di Finanza, ha sottolineato: “Queste operazioni mostrano quanto la contraffazione sia ormai intrecciata ad altri traffici illeciti. Il nostro obiettivo è proteggere l’economia legale e chi acquista con fiducia”.
Indagini sui canali di distribuzione
Ora gli investigatori cercano di ricostruire la rete dietro la vendita dei prodotti contraffatti e dei documenti falsi. “Non escludiamo collegamenti tra i due casi – ha spiegato una fonte vicina all’inchiesta – anche se finora non ci sono prove che si tratti dello stesso gruppo”. I finanzieri stanno passando al setaccio chat trovate sugli smartphone sequestrati e alcune agende recuperate durante le perquisizioni.
Secondo il Ministero dell’Economia, il giro d’affari della contraffazione solo a Napoli vale circa 100 milioni di euro l’anno, una cifra che pesa molto sulle attività regolari. Intanto il materiale sequestrato sarà sottoposto ad analisi approfondite nei laboratori specializzati della Guardia di Finanza.
Le reazioni dal territorio: “Un fenomeno che penalizza tutti”
Nel quartiere non sono mancate le voci sul problema. Maria Russo, titolare di una piccola boutique in via Foria, ha commentato: “Da anni subiamo la concorrenza sleale di chi vende falso o lavora senza permessi. Questi sequestri sono importanti ma serve continuità”.
Anche il sindaco di Torre del Greco, Luigi Mennella, raggiunto telefonicamente nel tardo pomeriggio, ha detto: “La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine è fondamentale. Dobbiamo proteggere chi lavora onestamente”.
Intanto la Guardia di Finanza mantiene alta la guardia: nelle prossime settimane – soprattutto durante i saldi – sono previsti nuovi controlli mirati per difendere imprese e consumatori dall’arrivo di prodotti non conformi. In città si vedono ancora le pattuglie anche nelle zone periferiche considerate più a rischio.





