Scopri le gemme nascoste: un viaggio nei piccoli borghi d'Italia - ©ANSA Photo
Roma, 10 novembre 2025 – Rafforzare la rete tra i Comuni italiani e dare ai piccoli centri una vetrina internazionale: è questo il cuore del progetto raccontato nel libro “Piccoli Borghi d’Italia: le meraviglie di un mondo sconosciuto”, in uscita il 15 novembre. L’iniziativa, promossa dalle Guide di Repubblica e sostenuta dal Ministero della Cultura grazie al Pnrr, mette sotto i riflettori 21 borghi selezionati, uno per ogni regione, per far conoscere il patrimonio nascosto di territori spesso dimenticati.
La guida, spiegano gli editori, nasce per tenere vivi i legami tra i borghi e rilanciarli come destinazioni di richiamo internazionale. Ogni borgo viene raccontato attraverso le sue strade, le storie di chi ci abita e lavora, le tradizioni che resistono e le nuove energie che cercano spazio. “Crediamo in questa Guida che, grazie al supporto del Mic, possiamo oggi offrirvi come uno strumento per far conoscere, mettere in rete, apprezzare e amare 21 borghi straordinari d’Italia”, dice Giuseppe Cerasa, direttore delle Guide di Repubblica.
Nel volume ci sono 139 ristoranti, 71 luoghi del gusto e 72 dimore storiche. Ma non solo: artigiani, sportivi, giovani imprenditori e custodi delle tradizioni raccontano come si vive e lavora in questi centri, spesso lontani dai grandi flussi turistici. Le parole di personalità come Reinhold Messner, Franco Arminio ed Elvira Seminara arricchiscono il racconto.
Ognuno dei 21 borghi ha presentato un progetto specifico, finanziato dal Ministero della Cultura tramite il Pnrr. Rocca Calascio, in Abruzzo, punta a diventare la “luce d’Abruzzo”, investendo su cultura e accoglienza. In Campania, Sanza si propone come “borgo dell’accoglienza”, mentre in Molise Castel del Giudice lavora per essere un “centro di Ri-generazione”. In Liguria, il Borgo Castello di Andora guarda al passato per costruire il futuro.
L’obiettivo è sostenere lo sviluppo sociale ed economico di territori fragili, contrastare lo spopolamento e rilanciare l’occupazione. “La vita può ricominciare con ritmi diversi, con nuova energia, con servizi e tecnologie che cancellino i ricordi di abbandono, povertà e incertezze”, ha aggiunto Cerasa.
I fondi sono stati destinati a realtà molto diverse: Arvier (Valle d’Aosta), Elva (Piemonte), Livemmo (Pertica Alta, Lombardia), Borgo Castello di Gorizia (Friuli Venezia Giulia), Recoaro Terme (Veneto), Stelvio (Bolzano), Palù del Fersina (Trento), Campolo (Grizzana Morandi, Emilia-Romagna), Castelnuovo in Avane (Cavriglia, Toscana), Cesi (Terni, Umbria), Montalto delle Marche (Marche), Trevinano (Acquapendente, Lazio), Monticchio Bagni (Rionero in Vulture, Basilicata), Accadia (Puglia), Gerace (Calabria), A Cunziria (Vizzini, Sicilia) e Ulassai (Sardegna), insieme a Rocca Calascio, Castel Del Giudice, Sanza e Andora.
Questi borghi – spesso poco noti al grande pubblico – sono un patrimonio fatto di storia, arte, cultura e tradizioni. Il volume restituisce la ricchezza di questi luoghi con racconti concreti: la bottega di famiglia che resiste da tre generazioni a Elva, la festa patronale che richiama centinaia di persone a Gerace, il laboratorio artigiano che sperimenta nuovi materiali a Ulassai.
Per chi ha promosso l’iniziativa, valorizzare i piccoli borghi significa anche fare rete e offrire servizi innovativi. Il rischio spopolamento resta alto: negli ultimi dieci anni molti di questi centri hanno perso fino al 20% della popolazione. Eppure, dicono gli autori della guida, proprio qui si sperimentano nuovi modi di vivere e svilupparsi.
“Abbiamo raccolto storie di chi ha scelto di restare o tornare – spiega Cerasa – perché crede che qui ci sia ancora spazio per una vita piena”. La guida è anche un invito a scoprire questi luoghi con occhi diversi: non solo mete turistiche, ma veri e propri laboratori sociali dove si cerca di unire tradizione e innovazione.
“Piccoli Borghi d’Italia” sarà in edicola dal 15 novembre. Un’occasione per conoscere da vicino realtà spesso ignorate dalle rotte più battute e per riflettere sul futuro dei piccoli centri italiani. “Servono strumenti che aiutino a fare rete – conclude Cerasa – solo così i nostri borghi potranno continuare a vivere e crescere”.
Palermo, 10 novembre 2025 – Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha deciso oggi…
Milano, 10 novembre 2025 – Domani, martedì 11 novembre, Dargen D’Amico presenta il suo nuovo…
Trento, 10 novembre 2025 – Il patrimonio culturale immateriale sarà protagonista di una giornata di…
Palermo, 10 novembre 2025 – Nel primo semestre del 2025, l’economia siciliana ha tenuto il…
Agrigento, 9 novembre 2025 – Quindici turisti polacchi sono stati salvati oggi pomeriggio dopo una…
Vienna, 9 novembre 2025 – Con l’apertura del villaggio natalizio di Stephansplatz, proprio nel cuore…