Palermo si prepara ad accogliere una delle artiste più promettenti del panorama contemporaneo, Ottavia Zappalà McHenry, il 19 giugno 2025, alle ore 19:00, presso la Galleria Artètika. Questo spazio espositivo, situato in via Giorgio Castriota 15, è dedicato alla creatività e all’anima contemporanea. La mostra personale di Ottavia, intitolata “La salute è una malattia incompleta”, offre un percorso affascinante attraverso circa cinquanta opere, tra cui i suoi caratteristici “box” e collage. Si tratta della prima esposizione dell’artista in Italia, un ritorno alle radici che promette di essere ricco di emozioni e significato.
un viaggio tra arte e nostalgia
Nativa di Palermo e ora residente negli Stati Uniti, Ottavia ha costruito una carriera artistica che riflette le sue esperienze di vita in diverse città, tra cui Roma e Bruxelles. Dal 2011 vive e lavora in Arizona, dove ha trovato un ambiente fertile per esprimere la sua arte. Il suo lavoro è profondamente influenzato dalla sua infanzia palermitana e dal legame speciale con la nonna, Liliana Conti Cammarata, una figura che ha ispirato la sua creatività. La nonna, artista a sua volta, ha instillato in Ottavia un amore per l’arte che si è evoluto in una forma di espressione unica.
La mostra è curata dalla storica dell’arte Maria Antonietta Spadaro, con il supporto delle galleriste Esmeralda Magistrelli e Gigliola Beniamino Magistrelli. Il progetto espositivo è stato concepito in collaborazione con la “Settimana delle Culture” e Anisa, un’iniziativa che promuove la cultura e l’arte a Palermo. Gli orari di apertura della mostra saranno dal lunedì al sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:00, con ingresso libero fino al 4 luglio.
opere che raccontano storie
Le opere di Ottavia Zappalà McHenry sono un viaggio visivo e emotivo nel subconscio, un’esplorazione delle nostalgie infantili attraverso strutture tridimensionali. Utilizza scatole di legno di sigari cubani, trasformandole in microcosmi evocativi. Ogni “box” è un piccolo teatro che racchiude una storia, un’esperienza, un ricordo. Questi assemblaggi artistici sono realizzati con oggetti vari, come:
- Carte da parati consunte
- Illustrazioni vintage
- Fotografie
Creando un archivio poetico che riflette la complessità delle emozioni umane, sono delle vere e proprie “scatole d’ombra”, miniature che, pur essendo affascinanti e armoniose, rimandano a momenti di gioia e malinconia, creando un contrasto che invita alla riflessione.
influenze e ispirazioni
Tra le influenze artistiche che hanno guidato il lavoro di Ottavia, spiccano nomi di grande rilievo come Wassily Kandinsky, con la sua passione per l’arte astratta e geometrica, e René Magritte, il maestro del surrealismo. Tuttavia, è l’assemblaggio evocativo di Joseph Cornell che trova un posto speciale nel cuore di Ottavia. Cornell, noto per le sue scatole artistiche che racchiudono oggetti trovati e storie personali, ha ispirato l’artista a creare opere che parlano di esperienze vissute e ricordi dimenticati. Entrambe le artiste condividono l’assenza di una formazione artistica formale, utilizzando l’arte come mezzo per esplorare e comunicare la propria interiorità.
Il titolo della mostra, “La salute è una malattia incompleta”, suggerisce una riflessione profonda sulla condizione umana, sul senso di vulnerabilità e sulla ricerca di un equilibrio tra il bene e il male. Ottavia invita gli spettatori a confrontarsi con le proprie esperienze, stimolando una connessione emotiva con le sue opere. Ogni “box” si trasforma così in un portale per il passato, permettendo a chi osserva di rivivere sentimenti di nostalgia e meraviglia, ma anche di inquietudine.
L’inaugurazione della mostra sarà un evento speciale, con la presentazione a cura di Maria Antonietta Spadaro e Maurizio Guarneri. Questo incontro rappresenta un’opportunità per conoscere l’artista e il suo lavoro, ma anche per entrare in contatto con una comunità che celebra l’arte e la cultura. In un momento storico in cui la connessione tra le persone e le loro storie è più importante che mai, l’arte di Ottavia Zappalà McHenry si erge come un faro di speranza e introspezione.
La mostra non è solo un’esposizione di opere d’arte, ma un invito a esplorare le profondità del subconscio, a riflettere sulle proprie esperienze e a rivisitare i ricordi, anche quelli più dolorosi. In un mondo in continuo cambiamento, l’arte ha il potere di unire, di farci sentire meno soli e di aiutarci a comprendere meglio noi stessi e gli altri. Non perdere l’occasione di immergerti nel mondo affascinante di Ottavia Zappalà McHenry e nelle sue “scatole d’ombra”, un viaggio che promette di essere tanto emozionante quanto rivelatore.