Ritualità e tradizioni popolari: un patrimonio da scoprire - ©ANSA Photo
Trento, 10 novembre 2025 – Il patrimonio culturale immateriale sarà protagonista di una giornata di studio e confronto il 15 novembre al Castello del Buonconsiglio di Trento. L’iniziativa, dal titolo “Il patrimonio che vive”, riunirà esperti nazionali e locali con l’obiettivo di mettere a fuoco il valore – non solo culturale, ma anche sociale – di rituali e tradizioni popolari. L’evento nasce dalla collaborazione tra Fondazione Pro Loco Italia e Federazione Trentina Pro Loco, con il coinvolgimento di alcune tra le più importanti istituzioni museali italiane e trentine attive sul tema.
La giornata si svolgerà nelle sale del Castello del Buonconsiglio e vedrà la partecipazione di rappresentanti dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, dell’Istituto Culturale Mocheno e del Mets Museo Etnografico Trentino. Gli organizzatori spiegano che l’incontro vuole offrire “uno sguardo nuovo sul patrimonio culturale immateriale”, guardandolo non solo come un insieme di tradizioni, ma come un fenomeno capace di unire e rafforzare l’identità delle comunità locali.
“Abbiamo voluto mettere in piedi un evento di alto livello – ha detto Monica Viola, presidente della Federazione Trentina Pro Loco e vicepresidente della Fondazione Pro Loco Italia – per dare a esperti, appassionati e volontari delle nostre Pro Loco la possibilità di capire meglio questo aspetto spesso poco conosciuto del nostro mondo”. Viola ha sottolineato come spesso le Pro Loco “facciano cultura senza rendersene conto”, creando un ponte tra passato e futuro con le loro attività quotidiane.
Nata nel 2021 come braccio operativo dell’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (Unpli), la Fondazione Pro Loco Italia si dedica a sostenere iniziative culturali e a promuovere i patrimoni immateriali. “L’evento di Trento è un momento importante per riflettere e valorizzare quello che portiamo avanti da anni: la salvaguardia e il passaggio alle nuove generazioni dei patrimoni immateriali delle comunità”, ha spiegato Antonino La Spina, presidente della Fondazione.
In una nota, gli organizzatori sottolineano che il lavoro della Fondazione si basa sull’idea che “creare consapevolezza e conoscenza su questi temi è la base per garantirne la tutela e la sopravvivenza”. Solo così, dicono, si può davvero parlare di una trasmissione autentica delle tradizioni tra generazioni.
Nel corso della giornata si affronteranno temi legati all’impatto sociale, culturale e turistico delle tradizioni popolari. Gli interventi, che spazieranno dalla antropologia alla storia dell’arte, puntano a mostrare come il patrimonio immateriale sia una risorsa viva, capace di migliorare la qualità della vita nelle comunità. In particolare, si parlerà del ruolo delle associazioni locali nella conservazione di riti, feste e saperi tramandati a voce.
“Quasi sempre le Pro Loco fanno cultura senza saperlo”, ha ribadito Monica Viola. “Danno un senso a come viviamo il presente, creando un ponte con il passato e il futuro”. Un concetto che si riflette nelle attività quotidiane delle oltre 6.000 Pro Loco italiane, spesso impegnate a salvaguardare dialetti, ricette tradizionali e feste patronali.
L’incontro del 15 novembre non è riservato solo agli addetti ai lavori, ma aperto anche a cittadini curiosi e volontari. Gli organizzatori sperano in una partecipazione ampia: “Vogliamo che il grande pubblico capisca quanto è importante conoscere e valorizzare il proprio patrimonio immateriale”, hanno spiegato in una nota. Il programma prevede tavole rotonde, testimonianze dirette e momenti di confronto tra esperti e pubblico.
In Trentino – dove le Pro Loco sono particolarmente radicate – l’evento è anche un’occasione per riflettere sulle sfide che arrivano: dalla digitalizzazione delle memorie collettive alla promozione di un turismo sostenibile. Un percorso che, dicono gli organizzatori, parte dalla consapevolezza: solo conoscendo il proprio passato si può costruire una comunità più forte e unita.
Per informazioni sull’evento si possono consultare i siti della Fondazione Pro Loco Italia e della Federazione Trentina Pro Loco.
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