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Ristoratore stanco di essere derubato chiude i battenti dopo 9 furti

La storia di Roberto Corrao, titolare del ristorante Solart Village a Capaci, evidenzia una problematica che affligge molti commercianti italiani: la criminalità. Dopo aver subito ben nove furti in un mese, Corrao ha preso la difficile decisione di chiudere il suo ristorante, un luogo che rappresentava un sogno e un investimento di vita. La situazione è diventata insostenibile e, nonostante il suo desiderio di continuare a operare, le condizioni attuali lo hanno costretto a una scelta dolorosa.

Negli ultimi tempi, il ristorante ha subito furti ripetuti che hanno portato via non solo la merce necessaria per preparare i pasti, ma anche attrezzature vitali per la gestione del locale. Corrao racconta: “I ladri ci hanno portato via diverse volte la spesa fatta per preparare i pranzi e le cene. Ora hanno preso di tutto: l’impianto stereo per le nostre serate, con le casse, il mix e l’amplificatore, oltre a una serie di attrezzi per curare l’esterno.” Il danno economico accumulato è rilevante, si parla di migliaia di euro in un periodo di tempo molto breve.

Nonostante le difficoltà affrontate durante la pandemia, Corrao ha resistito, ma ora la frustrazione è palpabile. Il furto più recente, avvenuto la notte dell’8 dicembre, è stato sventato grazie all’intervento dei carabinieri, allertati dal sistema di allarme del ristorante. Il ladro, un palermitano, è stato arrestato e portato nel carcere Lo Russo Pagliarelli di Palermo, ma la gioia per l’arresto è offuscata dalla consapevolezza che il criminale potrebbe tornare in libertà in breve tempo. “Ho visto tutto e sono ancora più amareggiato perché so che il ladro tra qualche ora sarà di nuovo libero,” continua Corrao. “Purtroppo non abbiamo alcuna tutela.”

Questo sentimento è comune tra i commercianti della zona, che si sentono abbandonati dalle istituzioni. La sicurezza sembra essere una questione trascurata, e molti lamentano la mancanza di pattuglie adeguate. Corrao denuncia: “Per tutto il territorio da Terrasini a Isola delle Femmine la notte c’è una sola macchina dei carabinieri. Lo Stato è socio delle attività commerciali e delle imprese. Si prende una parte cospicua dei nostri guadagni, ma in cambio non dà alcun servizio.”

Il ristorante di Corrao, un punto di riferimento per la comunità locale, è stato costretto a chiudere anche durante eventi significativi come la festa dell’Immacolata, nonostante ci fossero prenotazioni. “Come facevo a programmare se lui si portava via la spesa appena fatta?” si chiede il ristoratore. Questa situazione ha portato a una perdita non solo economica, ma anche di opportunità di socializzazione e di svago per i clienti e la comunità.

la sicurezza nei luoghi pubblici

Il tema della sicurezza nei luoghi pubblici e commerciali è diventato cruciale, e la situazione di Corrao è solo un esempio di un problema più vasto. Molti ristoratori e commercianti si sentono sempre più vulnerabili e impotenti di fronte a una criminalità che sembra non avere freni. La chiusura del Solart Village non è solo una perdita per Corrao, ma rappresenta un segnale allarmante per l’intera comunità imprenditoriale.

interrogativi sulle politiche di sicurezza

Le storie come quella di Roberto Corrao pongono interrogativi importanti sulle politiche di sicurezza e sulla responsabilità delle istituzioni nel proteggere i cittadini e le loro attività. Gli imprenditori si trovano a dover combattere su più fronti:

  1. Economico
  2. Sicurezza
  3. Salute mentale

La costante paura di subire un furto o di vedere il proprio lavoro distrutto pesa enormemente. La chiusura di un ristorante, che potrebbe sembrare una semplice decisione economica, è in realtà un grido d’allerta per una società che deve ripensare le proprie priorità e il modo in cui protegge coloro che contribuiscono alla sua economia e cultura.

una chiamata all’azione

La vicenda di Corrao rappresenta una chiamata all’azione per le autorità locali e nazionali, affinché venga garantita una maggiore protezione per i commercianti e venga ripristinata la fiducia nelle istituzioni. La comunità di Capaci e i suoi abitanti meritano di vivere in un ambiente sicuro dove il lavoro e l’impegno imprenditoriale possano essere rispettati e valorizzati.

Antonella Romano

Sono una redattrice innamorata della Sicilia, e in particolare della mia Palermo. Fin da piccola, ho respirato l'aria vibrante di questa terra ricca di storia, cultura e tradizioni. Ogni vicolo di Palermo racconta storie antiche, e io non mi stanco mai di scoprirle e condividerle. Mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università di Palermo, dove ho approfondito il mio amore per la scrittura e la narrazione. Dopo gli studi, ho avuto l'opportunità di collaborare con diverse testate giornalistiche e riviste locali, scrivendo articoli che esplorano le meraviglie artistiche, culinarie e naturalistiche della nostra isola. La mia vera passione, tuttavia, è raccontare la vita quotidiana della Sicilia e i suoi abitanti straordinari. Cerco di portare i lettori in un viaggio virtuale tra mercati colorati, spiagge dorate e festival affollati, sperando di trasmettere l'unicità e la bellezza di questa terra. Quando non sono dietro alla tastiera, mi piace camminare lungo la costa, visitare i mercati locali e assaporare piatti tradizionali cucinati con amore. Ogni giorno in Sicilia offre l'opportunità di scoprire qualcosa di nuovo e inaspettato, e non vedo l'ora di condividere queste esperienze con voi. Seguitemi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, esplorando insieme cultura, sapori e tradizioni che rendono questa terra davvero speciale. Grazie per essere qui e per la vostra curiosità. Spero che attraverso le mie parole possiate innamorarvi della Sicilia tanto quanto lo sono io!

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