Milano, 31 dicembre 2025 – Il Conservatorio di Milano, una delle istituzioni musicali più storiche e prestigiose d’Italia, ha riaperto oggi i battenti in una nuova sede dopo una lunga pausa durata sette anni. L’inaugurazione si è svolta questa mattina in via Donizetti, con la presenza delle autorità cittadine e dei vertici dell’istituto. Un momento molto atteso dalla comunità musicale di Milano e non solo. La scuola, fondata nel 1807 e costretta a fermare l’attività dal 2018 a causa di problemi strutturali nell’edificio storico, ora si trasferisce in un complesso moderno pensato per accogliere studenti, insegnanti e pubblico.
L’apertura del nuovo Conservatorio era uno degli eventi più attesi in città. Da quando aveva chiuso improvvisamente sei anni fa, la sua assenza si è fatta sentire sia tra i professionisti sia tra gli appassionati di musica. “È stato come se Milano per un po’ avesse perso la sua voce”, ha raccontato Paolo Marrone, violinista e docente storico dell’istituto. Stamattina l’attesa è esplosa in festa: studenti in abiti da concerto, insegnanti emozionati e rappresentanti delle istituzioni hanno preso posto nella nuova sala polifunzionale da 450 posti.
Non sono mancati i riferimenti al passato. Il sindaco Giuseppe Sala ha voluto sottolineare come “il Conservatorio abbia formato generazioni di artisti ed è sempre stato un punto di riferimento per la città”. Nel nuovo edificio, firmato dallo studio romano Brambilla&Partners, la memoria della vecchia sede vive ancora, grazie anche a una mostra temporanea che racconta i 218 anni di storia dell’istituzione.
Il complesso, costruito in due anni e mezzo di lavori, si sviluppa su tre piani e ospita aule insonorizzate, laboratori digitali, una biblioteca rinnovata con oltre 40 mila volumi e – fiore all’occhiello – una sala prove per orchestra dotata delle più moderne attrezzature. I lavori sono costati più di 37 milioni di euro, finanziati dal Ministero della Cultura con il contributo del Comune di Milano e alcune realtà private.
“La priorità era offrire agli studenti un ambiente sicuro e adatto alle esigenze didattiche attuali”, ha spiegato la direttrice Anna Fumagalli davanti a una platea gremita. L’aula magna – caratterizzata da pannelli fonoassorbenti color antracite e luci calde – sarà utilizzata sia per le lezioni sia per una stagione concertistica aperta al pubblico. L’obiettivo è riportare il Conservatorio al suo ruolo originario: un luogo culturale aperto alla città.
Dopo la cerimonia ufficiale, gruppetti di studenti hanno potuto esplorare i nuovi spazi con lo smartphone in mano. Molti erano arrivati già all’alba: “Abbiamo aspettato questo giorno per anni. Adesso tutto sembra più vero”, ha detto Matilde Rizzi, ventunenne iscritta a Pianoforte. Le iscrizioni erano riprese a novembre e il primo semestre partirà il 15 gennaio. Secondo l’ufficio stampa sono circa 670 gli studenti già immatricolati per l’anno accademico 2025/2026. Una cifra che la dirigenza conta di riportare presto ai livelli pre-chiusura.
Accanto ai corsi classici – violino, composizione, canto lirico – troveranno spazio anche percorsi dedicati alle nuove tecnologie musicali e collaborazioni con enti teatrali milanesi. Il primo appuntamento aperto al pubblico è previsto per il 14 febbraio: una serata dedicata alle sonate di Beethoven con ingresso gratuito.
La notizia della riapertura ha raccolto ampi consensi tra gli operatori culturali milanesi. “Il Conservatorio è un motore fondamentale per tutto il mondo musicale lombardo”, ha osservato Gianni Donnini dell’associazione MusicaViva. L’istituzione manterrà forti legami con il vicino Teatro alla Scala e diverse scuole della città.
Resta da vedere quale sarà l’impatto nel tempo di questa rinascita. Per ora a prevalere sono entusiasmo e curiosità: non solo tra gli addetti ai lavori o gli ex allievi famosi (come Riccardo Chailly), ma anche tra i cittadini comuni. Una signora si è fermata davanti all’ingresso poco dopo le undici: “Sono cresciuta ascoltando la musica del Conservatorio che arrivava fin qui sotto i portici. È bello sapere che tutto ricomincia”, ha detto piano.
Milano riscopre così una delle sue anime più antiche, ma stavolta guardando avanti. La musica – almeno qui, tra le vie tranquille del centro – sembra finalmente tornata a casa.
Roma, 31 dicembre 2025 – Si è spento oggi all’alba a Roma, all’età di 76…
Catania, 31 dicembre 2025 – Sono cinque le persone indagate per la gestione del cimitero…
Capri, 31 dicembre 2025 – Un incontro semplice ma dal calore vero quello di ieri…
Milano, 30 dicembre 2025 – Ieri sera al Teatro Dal Verme, Federica Guida, giovane soprano…
Milano, 30 dicembre 2025 – È quasi ora di calare il sipario su questa stagione…
Roma, 30 dicembre 2025 – Questa mattina il Comitato "Esistono i diritti" ha chiesto ufficialmente…