Come sta affrontando Re Carlo d’Inghilterra la sua malattia? Le terapie stanno avendo effetto? Ci sono buone probabilità di un ritorno in salute? Parla una fonte d’eccezione.
Nel giro di pochi mesi a Buckingham Palace è successo di tutto e di più, e la solida Casata guidata fino a un passato recentissimo da Sua Maestà Elisabetta II appare, per la prima volta dopo tanto tempo, allo sbando. Oltre ai colpi di testa di Harry e Meghan, alle misteriose traversie di Meghan e alle mosse a sorpresa di Camilla, il grande tema sullo sfondo è la malattia del sovrano in carica, Re Carlo. Per la prima volta il nipote del monarca, Peter Phillips, alza il velo su ciò che sta succedendo all’attuale esponente numero uno della royal family.
Peter Phillips, 46 anni, è l’unico figlio di Anna, sorella di Carlo poco avvezza alle luci dei riflettori, e del suo primo marito, il capitano Mark Phillips. Parlando ai microfoni dell’emittente Sky News AU, il nipote del monarca ha detto innanzitutto che Carlo desidera tornare al più presto agli impegni ufficiali, ma è stato consigliato dal suo team medico di continuare a riposare. Ecco perché.
Il racconto inedito sulla malattia di Re Carlo
Carlo “è molto desideroso di tornare alla normalità”, rivela Peter Phillips, anche se lui stesso riconosce che ha bisogno di “concentrare gli sforzi” per riprendersi. Il Re è “enormemente frustrato” che il suo recupero dopo l’intervento chirurgico stia richiedendo “un po’ più di tempo” del previsto, aggiunge suo nipote. Che tiene però a precisare come lo zio sia “pragmatico” e sappia che ha bisogno di “prendersi cura di sé” per un po’ se vuole stare meglio.
Durante una visita in Australia nei panni di rappresentante dell’ente di beneficenza ISPS Handa, Phillips ha detto che Carlo, 75 anni, ha “spinto” il suo staff a permettergli di riprendere in mano i suoi doveri reali. “È di buon umore, ma alla fine è enormemente frustrato. È frustrato dal fatto di non poter andare avanti e fare tutto ciò che vuole essere in grado di fare”, ha rimarcato Phillips, che è padre di due figli. “Ma è molto pragmatico, capisce che c’è un periodo di tempo in cui ha davvero bisogno di concentrarsi su se stesso. Ma allo stesso tempo fa pressioni sul suo staff e su tutti coloro che lo assistono – i suoi medici e infermieri -, dicendo ‘posso fare questo, posso fare quello’…”. La speranza è che presto il suo desiderio possa essere esaudito.
