Dopo che una telecamera spia è stata acquistata su Amazon e utilizzata illegalmente, Amazon è stato denunciato: ecco cos’è accaduto
Un giudice del West Virginia ha ampiamente negato la mozione di Amazon di archiviare una causa in atto. Un’ex studentessa brasiliana in Erasmus in West Virginia ha denunciato il colosso della tecnologia dopo un episodio drammatico.
Una telecamera spia progettata per assomigliare a un gancio per asciugamani acquistata su Amazon, è stata utilizzata illegalmente per mesi per catturare le foto della giovane nel suo bagno privato: da qui è partita la denuncia verso il colosso.
La querelante ha sostenuto che Amazon aveva ispezionato la telecamera tre volte e che il suo team di sicurezza non era riuscito a prevenire presunti danni gravi e prevedibili. Amazon sperava che il tribunale respingesse la causa, sostenendo che la piattaforma non era responsabile della presunta condotta criminale a danno del minore. Ma dopo quasi otto mesi di deliberazione, un giudice ha recentemente negato la mozione al colosso della tecnologia.
Telecamera spia su minorenne: il giudice nega l’archiviazione del caso e parte la denuncia ad Amazon
Il problema più grande di Amazon nel persuadere il giudice era apparentemente la descrizione del prodotto approvata dalla piattaforma. Quest’ultima infatti includeva una foto che mostrava asciugamani da bagno appesi a ganci che nascondevano la telecamera nascosta. Il testo sull’immagine del prodotto promuoveva le telecamere, vantandosi del fatto che “non attireranno l’attenzione” perché ogni gancio sembra essere molto ordinario.
Per questo, il giudice distrettuale americano Robert Chambers ha affermato che il colosso della tecnologia non può dichiararsi scioccato quando un consumatore ha una condotta illegale. L’accusa sostiene che Amazon abbia venduto una telecamera sapendo che sarebbe stata utilizzata per registrare una terza persona senza il suo consenso.
La cosa più allarmante per la querelante è che il team di sicurezza del prodotto ha ispezionato specificatamente la telecamera per assicurarsi che Amazon non stesse pubblicizzando un prodotto utilizzato per violare la privacy o registrare di nascosto altri per scopi sessuali. I danni subiti dalla giovane sono numerosi. Si parla di “tremori cronici, insonnia, mal di testa, nausea, ipotensione con associata visione offuscata, vertigini, eccesso di cibo compulsivo e paranoia.”
Oltre a negare la colpa, Amazon ha sostenuto, senza successo, che nessuno di questi danni poteva essere considerato un danno fisico. Al contrario, Chambers ha scritto che “se provati”, i danni fisici della querelante sono considerati “gravi”. Questo perché il trauma emotivo inflitto durante i ‘teneri anni’ di un bambino ha un ‘effetto indelebile. La ragazza spera che una giuria sentenzi che Amazon ha avuto un’indifferenza sfrenata nei confronti della salute e del benessere dei bambini.
Ad Amazon potrebbe anche essere ordinato di interrompere la vendita della telecamera utilizzata e di qualsiasi prodotto considerato “identico” ad essa. Chambers ha scritto che dimostrare la “prevedibilità” dei danni “è la chiave” per sconfiggere la difesa di Amazon.
L’esperto legale di tecnologia Eric Goldman ha scritto che l’eventuale vittoria della vittima potrebbe essere considerata “una sentenza pericolosa per l’industria delle telecamere spia e per Amazon”. Questo perché l’analisi della corte potrebbe indicare che tutte le telecamere con gancio clandestine sono categoricamente illegali da vendere. Ciò potrebbe impedire usi completamente legali di telecamere progettate per assomigliare a ganci per abiti, ha scritto Goldman, come ipotetici usi di sorveglianza domestica.
