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Pitti lancia un appello per la moda: urso svela le strategie da adottare

La moda italiana si trova attualmente in un momento critico, con il settore del menswear che prevede un calo del fatturato del 3,6% per il 2024. Durante l’inaugurazione della 107ª edizione di Pitti Uomo, tenutasi alla Fortezza da Basso di Firenze, il presidente di Pitti Immagine, Antonio De Matteis, ha espresso l’urgenza di un supporto governativo per il settore. Questo evento ha anche reso omaggio al fotografo Oliviero Toscani, recentemente scomparso. De Matteis ha rivolto un appello diretto al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, sottolineando l’importanza di preservare il know-how e le competenze che caratterizzano la filiera della moda.

il supporto del governo

Urso ha risposto alle preoccupazioni di De Matteis presentando un’importante iniziativa: il primo disegno di legge annuale sulle piccole e medie imprese (PMI), approvato durante il Consiglio dei ministri. Questo provvedimento include:

  1. Allocazione di 100 milioni di euro per i ‘mini-contratti’ di sviluppo.
  2. Misure per favorire le aggregazioni di imprese.
  3. Un sistema di trasferimento generazionale per le aziende con meno di 50 dipendenti, che prevede:
  4. Part-time incentivato.
  5. Accompagnamento alla pensione.
  6. Assunzione agevolata di giovani al di sotto dei 35 anni.

In aggiunta, Urso ha annunciato la proroga della cassa integrazione fino al 31 gennaio e un incontro fissato per il 24 gennaio per discutere le strategie future del settore moda.

la sfida europea

Il ministro ha anche sottolineato l’importanza di una nuova politica industriale a livello europeo, in grado di affrontare le sfide globali. Ha evidenziato come le politiche adottate da altre nazioni rendano difficile l’attività produttiva delle aziende italiane. La prossima settimana, Urso parteciperà a un incontro a Strasburgo con i commissari europei per affrontare queste tematiche cruciali.

l’importanza di pitti uomo

Nonostante le difficoltà, Pitti Uomo rappresenta una speranza per il rilancio del settore, con oltre 770 marchi esposti (di cui il 45% esteri). Tuttavia, i numeri rimangono lontani dai livelli pre-pandemia, quando i brand presenti superavano 1.200. Questo calo evidenzia la necessità di una riflessione profonda su come il settore possa adattarsi e prosperare in futuro.

Sergio Tamborini, presidente di Sistema Moda Italia, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra il settore e le istituzioni, affermando che è necessaria una vera politica industriale. Ha messo in risalto questioni cruciali come:

  1. Formazione.
  2. Riqualificazione delle persone.
  3. Supporto alle filiere.

Il salone di Pitti Uomo non è solo una vetrina per i marchi della moda, ma un palcoscenico per il dibattito su come affrontare le attuali e future sfide del settore. La richiesta di aiuto e il dialogo tra le parti sono essenziali per garantire la sopravvivenza e la crescita della moda italiana, un patrimonio culturale e commerciale di inestimabile valore. Con il giusto supporto e una visione strategica chiara, il settore potrebbe trovare le risorse necessarie per rinascere e prosperare.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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