Piazza Bellini, storia e curiosità

Piazza Bellini è tra le più conosciute di Palermo e nasconde una storia millenaria

Tra le piazze più conosciute di Palermo c’è sicuramente Piazza Bellini. Su di lei si affacciano alcune delle chiese più antiche della città, dalle quali è passata una parte della storia della Sicilia. Da San Cataldo a Santa Maria dell’Ammiraglio, vi si riflette tutta la storia del periodo arabo normanno dell’isola. Ma nel sottosuolo della Piazza si può trovare anche una storia più antica, che risale a prima del periodo romano.

Le chiese di Piazza Bellini

Prima di tutte su piazza Bellini, nel cuore di Palermo, si affaccia la chiesa normanna di Santa Maria dell’Ammiraglio. Il nome lo prende da Giorgio d’Antiochia, ammiraglio del re normanno Ruggero II alla metà del dodicesimo secolo. Si tratta di una chiesa di rito ortodosso, che fu costruita nel 1143.

Qui nel 1282 si incontrarono i notabili di Palermo per concludere i Vespri Siciliani e decidere di affidare la Corona a Pietro d’Aragona. Nel 1433 entra a far parte del convento benedettino fondato da Eloisa Martorana, da cui ancora oggi prende il suo soprannome, appunto la Martorana.

Dettaglio della chiesa di San Cataldo
Photo by Holger Uwe Schmitt licensed under 4.0 | arabonormannaunesco.it

A fianco si trova invece la chiesa di San Cataldo, eretta per volere di un altro ammiraglio, Majone di Bari, nel 1160. Al suo interno si trova un mosaico molto pregiato e un’altare in tipico stile arabo normanno. Oggi è la sede dell’ordine dei Cavalieri del Santo Sepolcro. Infine, di fronte a questi due patrimoni dell’UNESCO, è stata eretta in periodo barocco la Chiesa di Santa Caterina, che è poi stata annessa all’adiacente monastero dominicano.

Dal teatro alle mura cartaginesi: gli altri monumenti

Uno egli edifici più moderni che dà sulla piazza è quello che le dà il nome: il teatro Bellini. Conosciuto in passato come Teatro Carolino, il Bellini è stato costruito nel 1808 da Nicola di Puglia. Sulla piazza si affaccia anche una parte di Palazzo Pretorio, la sede del Comune di Palermo. Fu costruita nel XII secolo per dare un luogo di ritrovo alle assemblee cittadine.

Anche se già grazie a questi edifici, si capisce quanto la piazza sia al centro della storia della città, nel suo sottosuolo ci sono indizi che riportano questo luogo indietro di oltre due millenni. Nel 1948 infatti alcuni scavi archeologici effettuati durante i lavori di riparazione della chiesa di San Cataldo, portarono alla scoperta di alcune mura antiche. Successivi studi hanno datato queste mura, squadrate e prive di malta, al periodo di dominazione cartaginese che terminò con la prima guerra punica.

Secondo la teoria più accreditata, le mura della città procedevano in corrispondenza di quella che è oggi piazza Bellini, per poi scendere di quota. Annettevano il terrapieno dove oggi sorgono San Cataldo e Santa Maria dell’Ammiraglio, per poi continuare lungo l’odierna via Maqueda.

San Cataldo e Santa Maria dell'Ammiraglio
Photo by Holger Uwe Schmitt licensed under 4.0 | arabonormannaunesco.it

Una seconda ipotesi, che si basa sul ritrovamento di una vecchia lapide, sostiene che le mura seguissero la depressione del Kemonia, lungo  il muro di confine che separa le botteghe di Via dei Calderai dall’ex Monastero della Martorana. Da quel punto andavano a nord verso una torre di guardia e procedevano poi a Porta Felice.

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