Categories: Spettacolo e Cultura

Paolo fresu celebra miles davis a bologna con un tributo indimenticabile

Dal 21 al 24 novembre, l’Arena del Sole di Bologna si trasformerà in un palcoscenico vibrante e suggestivo, accogliendo “Kind of Miles”, l’opera teatrale e musicale ideata da Paolo Fresu. Questo spettacolo rappresenta un tributo al leggendario trombettista e compositore Miles Davis, figura centrale nella storia del jazz e della musica contemporanea. Fresu, un musicista di fama internazionale, si propone di raccontare non solo la musica di Davis, ma anche la sua vita, le sue sfide e la sua influenza duratura sulla scena musicale del Novecento.

La vita e l’eredità di Miles Davis

Miles Davis, nato nel 1926, è conosciuto per la sua capacità di innovare e reinventare il jazz. Ha portato avanti la sua visione artistica attraverso una serie di album che hanno segnato epoche diverse. Tra i suoi lavori più iconici, “Kind of Blue” ha cambiato per sempre il modo di concepire il jazz, introducendo l’idea di improvvisazione modale e ispirando generazioni di musicisti. Fresu, che ha dichiarato di considerare Davis e Chet Baker come i suoi artisti di riferimento, ha voluto portare in scena non solo la musica, ma anche l’essenza di un artista che ha sempre cercato di “andare oltre”.

Un viaggio musicale e visivo

Lo spettacolo avrà una struttura unica, mescolando performance musicali e narrazione teatrale. Fresu, alla tromba, sarà affiancato da un ensemble di musicisti di talento, tra cui:

  1. Bebo Ferra alla chitarra
  2. Christian Meyer alla batteria
  3. Dino Rubino al pianoforte
  4. Federico Malaman al basso
  5. Filippo Vignato al trombone
  6. Marco Bardoscia al contrabbasso
  7. Stefano Bagnoli alla batteria

Insieme, creeranno un’atmosfera che promette di trasportare il pubblico in un viaggio emozionante attraverso i diversi stili e le evoluzioni del jazz.

Un elemento distintivo di “Kind of Miles” è la combinazione di musica e arte visiva. Le proiezioni video realizzate da Marco Usuelli e Alexandre Cayuela arricchiranno l’esperienza scenica, offrendo un contesto visivo potente che si intreccia con la musica. Questo dialogo tra suono e immagine non solo coinvolgerà il pubblico, ma offrirà anche una nuova interpretazione delle opere di Davis, evidenziando la profondità e la complessità del suo genio creativo.

Riflessioni di Paolo Fresu

Paolo Fresu ha dichiarato: “Miles ci ha insegnato ad andare sempre avanti. Credo che in questo momento storico, al di là dell’estetica, ci sia un bisogno impellente di vedere oltre le cose”. Questa riflessione sottolinea l’importanza della musica come mezzo di espressione e di cambiamento, in un periodo in cui il mondo affronta sfide sempre più complesse. La visione di Fresu si allinea con la filosofia di Davis, il quale ha sempre cercato di spingere i confini della musica, incoraggiando l’innovazione e l’esplorazione artistica.

In “Kind of Miles”, Fresu non si limita a riprodurre i brani storici di Davis, ma li reinterpreta attraverso il suo personale vissuto e le sue esperienze musicali. La narrazione è arricchita da aneddoti autobiografici che riflettono il suo percorso nel jazz, soprattutto durante gli anni Settanta e Ottanta, un periodo cruciale per lo sviluppo di questo genere musicale. Questo approccio personale rende lo spettacolo non solo un omaggio a Davis, ma anche una celebrazione della storia del jazz e delle sue radici profonde.

Con “Kind of Miles”, Paolo Fresu si propone di rendere omaggio a Miles Davis in un modo che è allo stesso tempo rispettoso e innovativo, invitando il pubblico a riflettere sulla potenza della musica e sul suo ruolo nel plasmare le emozioni e le esperienze umane. L’evento promette di essere un’esperienza coinvolgente, capace di far rivivere la magia del jazz e di rendere omaggio a uno dei suoi più grandi pionieri. Bologna, quindi, si prepara ad accogliere un evento che non sarà solo un concerto, ma una vera e propria esperienza multisensoriale che celebra la vita e l’eredità di Miles Davis.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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