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Palermo-Padova 1-0: Gol decisivo di Pohjanpalo e super parata di Joronen per la vittoria rosanero

Padova, 28 dicembre 2025 – Ieri pomeriggio al “Euganeo”, il Padova ha mostrato grinta e ordine, ma le sue incursioni si sono infrante contro la prestazione super di Jesse Joronen, il portiere finlandese classe ’93. Il numero uno ospite si è messo in mostra più volte, permettendo alla sua squadra di portare a casa un punto prezioso.

Padova si ferma contro il muro Joronen

La partita, valida per la 20ª giornata di Serie C, è partita subito a ritmo sostenuto dalle 17:30. Nei primi minuti i biancoscudati hanno girato bene il pallone e puntato come sempre sulle fasce, spinti dal tifo caloroso di quasi 4mila spettatori. Il tecnico Mirko Caneo aveva chiesto più intensità durante la settimana e i giocatori hanno risposto presente. Peccato però che il gol non sia arrivato. Le occasioni più nitide? Al 23’, Bortolussi ha girato bene in area, ma si è trovato davanti una parata istintiva del portiere avversario. Poco dopo, ancora Joronen è stato decisivo su un colpo di testa ravvicinato di Faedo.

“Abbiamo fatto il nostro, è mancato solo il gol. Peccato, ci abbiamo provato in tutti i modi”, ha commentato subito dopo Antonio Donnarumma, capitano biancoscudato, davanti ai microfoni delle emittenti locali. I numeri dicono tutto: otto tiri in porta per il Padova, tre interventi difficili del portiere finlandese e almeno altre due occasioni neutralizzate con riflessi fulminei.

Joronen protagonista tra i pali

Non è la prima volta che Joronen, ex Brescia e Copenaghen, si mette in mostra per prontezza e sicurezza tra i pali. Ma ieri – anche grazie a qualche uscita alta nel finale – ha conquistato gli applausi pure dei tifosi avversari. “Ho cercato di restare concentrato fino all’ultimo minuto. Basta un attimo di distrazione e la palla entra”, ha confidato il portiere a fine gara.

È un chiaro segnale di come la difesa ospite abbia retto senza lasciare troppo spazio a centrocampo, contando soprattutto sulla solidità tra i pali. Nella ripresa, intorno al 64’, Joronen ha letteralmente tolto dalla porta un tiro angolato di Varas, scatenando qualche mugugno sugli spalti per l’occasione fallita.

Il Padova spreca, l’Euganeo applaude lo sforzo

Per gran parte della seconda frazione il ritmo non è calato e il Padova ha spesso pressato nella metà campo avversaria. La sensazione – confermata anche dai tecnici a bordo campo – è che sia mancata solo quella giocata finale decisiva. “Ci serve più cattiveria negli ultimi venti metri, ma la prestazione mi è piaciuta”, ha detto Caneo nel post-partita, consapevole del valore comunque del punto conquistato.

Nel finale – poco dopo le 19 quando l’arbitro Abisso di Palermo ha fischiato tre volte – i biancoscudati hanno continuato a spingere con i cross da destra e sinistra affidati spesso a piedi di Valentini e Capelli. Qualche tentativo dalla distanza (da segnalare un destro potente di De Marchi al 76’) ha fatto trattenere il fiato ai tifosi presenti, ma ancora una volta Joronen si è fatto trovare pronto su due tempi.

Classifica immutata, ora testa al prossimo turno

Con questo pareggio senza reti il Padova resta fermo a quota 34 punti, mantenendosi nelle zone alte della classifica ma con un po’ di rammarico per le chance sprecate. La prossima sfida – trasferta delicata a Mantova sabato 4 gennaio – sarà subito un banco di prova importante per capire fin dove può arrivare questa squadra.

Intanto sugli spalti dell’“Euganeo” non sono mancati applausi misti a delusione per l’impegno mostrato. “Ci è mancata solo un po’ di fortuna. Ma va bene così”, racconta Marco, abbonato da vent’anni, mentre lascia lo stadio insieme agli altri tifosi biancoscudati.

La Serie C entra nel vivo della stagione: resta da vedere se le idee viste ieri al “Euganeo” – e soprattutto quel muro chiamato Joronen – saranno la chiave anche nelle sfide decisive delle prossime settimane.

Saverio De Luca

Da sempre appassionato di arte e architettura italiana, e voglio portarvi con me attraverso le bellezze nascoste e i tesori conosciuti del nostro paese. Fin da quando ero bambino, sono stato affascinato dai colori, dalle forme e dalle storie che l'arte e l'architettura raccontano. Ho deciso di trasformare questa passione in una carriera, e ora sono qui per condividere con voi il mio viaggio. La mia formazione accademica inizia con una laurea in Storia dell'Arte presso l'Università di Firenze, una città che rappresenta un vero e proprio museo a cielo aperto. È qui che ho sviluppato un occhio critico e una sensibilità particolare nei confronti delle opere d'arte e delle architetture che ci circondano. Ho poi proseguito i miei studi con un master in Architettura e Restauro, che mi ha portato a lavorare su progetti emozionanti di recupero e conservazione. Nel corso degli anni, ho scritto per diverse riviste d'arte e cultura, ma ciò che amo di più è raccontare le storie dietro le opere, dal Rinascimento alle avanguardie moderne, dai capolavori noti alle gemme nascoste. Spero di offrire a tutti voi una visione ricca e appassionata di come questi elementi si intrecciano nella nostra vita quotidiana. Oltre alla scrittura, amo viaggiare per l'Italia, esplorando città storiche, piccoli borghi e magnifici paesaggi per scoprire da vicino le meraviglie dell'architettura e dell'arte che il nostro paese ha da offrire. Sono sempre alla ricerca di mostre interessanti, atelier di artisti e laboratori di artigiani, luoghi in cui la creatività prende forma. Il mio obiettivo è farvi apprezzare la bellezza dell'arte e dell'architettura italiana in tutte le sue sfumature, condividendo con voi non solo le mie conoscenze, ma anche la passione e l'emozione che mi guidano ogni giorno..

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