Ossa misteriose nel fossato: il cimitero di Catania sotto sequestro - ©ANSA Photo
Catania, 12 giugno 2024 – I carabinieri hanno messo sotto sequestro diverse zone del cimitero di Aci Catena dopo aver trovato gravi problemi di igiene e sicurezza durante un controllo effettuato ieri mattina. L’intervento, guidato dalla compagnia di Acireale, ha portato alla luce una situazione definita “preoccupante” dagli stessi militari. Sono stati scoperti resti ossei senza alcuna identificazione, rifiuti speciali abbandonati e un’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di venditori di fiori.
Nel corso del controllo, i carabinieri si sono concentrati sull’area monumentale del cimitero, dove hanno trovato un ossario senza alcun registro o sistema per tracciare i resti. “Nell’ampia fossa si vedono almeno trenta teschi”, hanno spiegato i militari, sottolineando che non è possibile risalire all’identità delle persone. L’ossario è stato subito sequestrato per permettere ulteriori accertamenti da parte della magistratura. Secondo gli investigatori, l’assenza di documentazione viola le regole sulla gestione dei cimiteri pubblici.
Ma non è finita qui. Lungo le mura esterne del cimitero, i carabinieri hanno scoperto una vera e propria discarica a cielo aperto: tonnellate di rifiuti speciali, tra cui resti di bare, casse in zinco, vestiti e oggetti funerari. Tutto era ammassato in sacchi della spazzatura ormai rotti, abbandonati direttamente sulla terra. “Abbiamo trovato un forte impatto ambientale”, ha detto uno degli operatori sul posto. Per contenere i danni, i rifiuti sono stati spostati in un container metallico, mentre l’area è stata sequestrata in attesa di una bonifica.
Nel piazzale davanti al cimitero, i militari hanno scoperto che circa 200 metri quadri di suolo pubblico erano occupati senza autorizzazione da venditori di fiori. L’area è stata subito posta sotto sequestro. “Questa situazione andava avanti da tempo”, ha raccontato un residente della zona. I cittadini conoscevano il fenomeno, ma nessuno aveva mai preso provvedimenti seri.
All’interno del cimitero, inoltre, è stato vietato l’accesso a due zone con sepolture interrate che ospitano circa ottanta loculi. Le strutture sono state giudicate instabili e rappresentano un pericolo per chi visita il camposanto. “Abbiamo chiuso l’ingresso per motivi di sicurezza”, hanno spiegato i carabinieri, aggiungendo che serviranno interventi tecnici per valutare lo stato delle tombe.
I controlli si sono estesi anche al cantiere aperto nel cimitero per costruire nuovi loculi e un forno crematorio. I militari del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) hanno rilevato irregolarità sulle norme di sicurezza. Alcune procedure non sarebbero state rispettate e ora saranno approfondite dagli enti preposti.
L’operazione ha scosso la comunità di Aci Catena. Alcuni visitatori incontrati ieri mattina all’ingresso del cimitero hanno espresso sorpresa e preoccupazione per la situazione: “Non pensavamo fosse così”, ha raccontato una donna venuta a trovare i suoi cari. Le indagini continuano per capire se ci sono responsabilità di tipo amministrativo o penale. Nel frattempo, le aree sequestrate resteranno off limits fino a nuovi accertamenti.
Questa vicenda riporta al centro il problema della gestione dei cimiteri pubblici e della tutela della salute pubblica. Nei prossimi giorni si capirà se scatteranno provvedimenti contro i responsabili o se partiranno lavori urgenti per ripristinare sicurezza e decoro.
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