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Nuove sonorità e storie dalle periferie: rocco hunt lancia il mixtape spiraglio di periferia

Rocco Hunt, il talentuoso rapper salernitano, ha recentemente annunciato l’uscita del suo primo mixtape intitolato “Spiraglio di Periferia”. Questo progetto musicale, che vedrà la luce il 29 novembre, rappresenta un momento significativo nella carriera dell’artista, poiché non solo segna il suo ritorno con nuovi suoni, ma funge anche da celebrazione dei suoi dieci anni nella scena rap italiana. Per la prima volta, il mixtape sarà disponibile sia in formato digitale che fisico, in CD e vinile, quest’ultimo in uscita ufficiale il 6 dicembre.

Rocco Hunt ha debuttato nell’industria musicale nel 2011 con il suo primo disco a soli diciassette anni, conquistando il pubblico e gli esperti del settore con il suo stile originale e il suo approccio autentico alla musica rap. “Spiraglio di Periferia” rappresenta per lui un “fermo immagine” della musica dei suoi inizi, chiudendo un cerchio prima di intraprendere un nuovo capitolo della sua carriera. L’artista ha spiegato: “Questa raccolta è un regalo che ho voluto fare a me stesso e ai miei fan in occasione dei miei trent’anni”.

I brani del mixtape

Il mixtape include alcuni dei brani più significativi della sua carriera, tra cui:

  1. “Quante cose”
  2. “RH Positivo”
  3. “O mar’e o’ sole” (feat. Clementino)
  4. “Le due storie” (dedicata a Gabriele Sandri e Stefano Cucchi)

Questi brani, che hanno segnato i primi passi di Rocco nel panorama musicale, sono stati risuonati e rimasterizzati per offrire un’esperienza d’ascolto rinnovata e arricchita.

L’importanza della digitalizzazione

La decisione di rendere disponibile il mixtape in formato digitale segna un passo importante per Rocco Hunt, in quanto fino ad ora non era mai stato accessibile in questa modalità. La digitalizzazione della sua musica rappresenta un’evoluzione necessaria in un’epoca in cui l’ascolto in streaming è diventato predominante. Questo cambiamento non solo permette ai vecchi fan di riascoltare i suoi brani con freschezza, ma apre anche le porte a una nuova generazione di ascoltatori che potrebbero scoprire il suo talento per la prima volta.

Un manifesto culturale

Rocco Hunt ha sempre avuto una forte connessione con il suo pubblico, e questo mixtape non fa eccezione. I suoi testi, spesso intrisi di esperienze personali e riflessioni sociali, risuonano con un’energia che invita alla riflessione e all’emozione. Con “Spiraglio di Periferia”, l’artista si propone di raccontare non solo la sua storia, ma anche quella di una generazione intera, fatta di sfide, speranze e aspirazioni.

La preparazione di questo mixtape è stata un viaggio di crescita e riscoperta per Rocco. “Ho voluto riprendere i brani del mio passato e dar loro nuova vita”, ha dichiarato. Questa operazione non è solo un atto di nostalgia, ma rappresenta anche un modo per ribadire le radici e l’autenticità del suo stile, che ha sempre cercato di mantenere in linea con le sue origini e con la cultura della sua terra, la Campania.

Inoltre, il rapper ha sottolineato l’importanza della comunità e del supporto che ha ricevuto nel corso degli anni. “Senza i miei fan non sarei qui”, ha affermato. La connessione con il pubblico è una parte fondamentale della sua musica, e la realizzazione di “Spiraglio di Periferia” è un modo per rendere omaggio a coloro che lo hanno sostenuto fin dall’inizio.

In conclusione, il mixtape non è solo un prodotto musicale, ma un vero e proprio manifesto culturale che celebra l’identità e la resilienza delle periferie italiane. Rocco Hunt, attraverso la sua musica, vuole dare voce a chi spesso viene dimenticato e mostrare la bellezza e la complessità delle storie che nascono anche nei contesti più difficili. Con “Spiraglio di Periferia”, il rapper si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, pronto a confrontarsi con nuove sfide e opportunità, sempre con il suo inconfondibile stile e la sua passione per la musica.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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