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Nove alberi storici riscoperti nel giardino inglese della reggia di caserta

In occasione della Giornata Nazionale dell’Albero, celebrata il 21 novembre, la Reggia di Caserta ha accolto con entusiasmo la piantumazione di nove alberi storici nel suo Giardino Inglese. Questo gesto nobile arricchisce ulteriormente il già prezioso patrimonio botanico del parco, grazie a una generosa donazione di Pasquale De Lucia, un giovane appassionato di botanica che ha dedicato tempo e risorse alla cura di esemplari rari e storici.

Nuove specie per il giardino

I nuovi alberi piantati includono specie di grande valenza storica, documentata nei cataloghi ottocenteschi del giardino botanico della Reggia. Tra le varietà messe a dimora troviamo:

  1. Araucaria bidwillii
  2. Cyrtomium falcatum
  3. Phoenix roebelenii
  4. Brachychiton populneus
  5. Celtis australis
  6. Juglans nigra
  7. Juglans regia
  8. Macadamia tetraphylla
  9. Pterocarya fraxinifolia

Questi esemplari non solo arricchiscono la biodiversità del parco, ma contribuiscono anche a ripristinare una collezione di noci che negli ultimi decenni si era impoverita, preservando così un importante patrimonio botanico.

L’incontro tra passione e storia

L’incontro tra Pasquale De Lucia e la Reggia di Caserta è avvenuto circa un anno fa, quando il giovane ha deciso di contattare il Museo Vanvitelli per proporre la donazione di alcuni alberi coltivati su terreni di proprietà della sua famiglia. Fin dalla sua infanzia, De Lucia ha mostrato una particolare inclinazione per la botanica, raccogliendo semi e avviando la coltivazione di piante, alcune delle quali sono presenti nei cataloghi dell’800 della Reggia. La sua passione e dedizione alla cura degli esemplari hanno colpito positivamente gli esperti della Reggia.

Collaborazione e integrazione

Il Servizio Salvaguardia e Valorizzazione del Complesso del Parco ha collaborato con il professor Riccardo Motti, direttore dell’Orto Botanico di Portici, per selezionare le specie più idonee da reintrodurre nel Giardino Inglese. Gli esperti hanno effettuato sopralluoghi presso la proprietà di De Lucia, censendo gli esemplari e identificando quelli con le maggiori probabilità di attecchimento in un ambiente così ricco di storia e biodiversità.

La piantumazione ha visto la partecipazione attiva di esperti botanici e tirocinanti del progetto “Accolti e Attivi”, un’iniziativa che coinvolge richiedenti asilo. Omar Bashir, Sagar Yasir e Francis Friday hanno avuto l’opportunità di apprendere direttamente sul campo, contribuendo a un’iniziativa che non solo promuove la conservazione della natura, ma favorisce anche l’integrazione sociale e culturale.

La Reggia di Caserta, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, continua a essere un faro di cultura e natura, accogliendo visitatori da tutto il mondo. Ogni nuova piantumazione è un invito a riflettere sull’importanza della conservazione ambientale e sull’eredità che lasciamo alle future generazioni. La presenza di questi nuovi alberi storici non solo arricchisce il paesaggio, ma rappresenta anche un simbolo di speranza e rinnovamento, un segno tangibile della cura per la nostra terra.

In un mondo sempre più urbanizzato e frenetico, iniziative come queste ci ricordano l’importanza di preservare il nostro patrimonio naturale e di apprezzare la bellezza delle piante che ci circondano. La Reggia di Caserta, con il suo Giardino Inglese, continua a essere un luogo di apprendimento e scoperta, dove la storia e la natura si intrecciano in un abbraccio senza tempo.

Stefania Palenca

Da sempre nutro una forte curiosità per le vicende passate e le tracce che hanno lasciato nel nostro presente. Ho scoperto presto che nulla racconta una storia meglio dei muri di un'antica cattedrale o delle pennellate su una tela impolverata. Mi sono laureata in Storia presso l'Università di Catania, un percorso accademico che mi ha permesso di immergermi nei racconti e nei segreti di questa meravigliosa isola. Durante gli studi, ho perfezionato le mie competenze con un master in Conservazione dei Beni Culturali, comprendendo ancor di più l'importanza di preservare queste ricchezze per le generazioni future. Attraverso i miei articoli, esploro non solo i grandi siti turistici, ma anche i piccoli gioielli meno conosciuti che celano storie straordinarie e avvincenti. Porto i lettori in un viaggio attraverso l'arte e l'architettura, dall'epoca greca a quella normanna, passando per i fasti del Barocco siciliano. Quando non sono impegnata nella ricerca o nella scrittura, mi piace camminare per le vie dei centri storici, partecipare a conferenze e visitare musei e gallerie d'arte. Credo fermamente che ogni pietra, ogni dipinto e ogni edificio abbia una storia da raccontare, ed è mio compito dare voce a queste storie. Vi invito a seguirmi nel mio viaggio attraverso la Sicilia, scoprendo insieme le meraviglie artistiche e architettoniche che hanno modellato la nostra identità culturale

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